- 98 — 45 capi di famiglia54), i quali, presieduti dal Podestà, decidevano se si dovesse inoltrare ricorso, e con quali mezzi si avesse a sopperire alle necessarie spese. I Sindici del popolo, nel Tribunale, nel Consiglio, in chiesa presero posto subito dopo i Giudici ed il Sindico della Comunità. Contro tale innovazione „che, come scrivevano i rimostranti, confondendo il vecchio buon ordine toglieva ai cittadini i loro diritti, poneva in scompiglio il buon ordine, perturbava la quiete, fabbricava con insolita forma un Consiglio di popolani, unico nè più veduto nella Provincia, non senza pericolo di perniciosa gara e torbida inquietezza55)“ il Consiglio dei cittadini presentò ricorso al Principe li 7 marzo del seguente anno 1684. Rimesso l’affare ai Savi, e da questi richiesta informazione alla Carica di Capodistria, la decisione rimase pendente; epperò il popolo continuò ad eleggere annualmente i suoi Sindici. La questione ritornò a galla molti anni più tardi, quando nel 1735, sorte differenze fra la Comunità ed i Sindici del popolo per alcune onorificenze da questi arrogatesi, il Consiglio, mentre ricorreva contro tale soperchieria, col pretesto che per queste onorificenze fossero stati violati i capitoli della termi-nazione del 1683, instava presso la Serenissima, affinchè la detta carica popolare venisse abolita. Ma la Quaranti a, collo spaccio 7 luglio 1736 5