— 79 — sopraintendenza sulle cose di Sanità e su tutti gli oggetti politici; la vigilanza sulle amministrazioni della chiesa, degli ospedali, del fondaco, della cassa comunale e poi anche del Monte di pietà. D’accordo coi Giudici e Oataveri, stabiliva il prezzo (il calmiere) del pane. Veniva accompagnato almeno da due dei Giudici del comune ogni qualvolta uscisse di Palazzo; riceveva l’offerta dell’ acqua benedetta dal parroco entrando in chiesa in forma publica, ove aveva stallo distinto e godeva d’una serie di altre onorificenze, della cui puntuale osservanza i Podestà veneti erano gelosissimi: anzi queste diedero origine a molteplici questioni fra il comune ed il capitolo, appianate poi col solenne accordo del 12 dicembre 1714. Abitava nel Palazzo pretorio, che il Comune • concedeva dimora gratuita a lui ed alla sua famiglia. È probabile che l’antico palazzo di città, in cui congregavansi le civiche magistrature quando Ro vigno si costituì a Comune autonomo, cioè nell’ epoca patriarchina, si trovasse sulla piazza del TibioG) (Trivio) ove sappiamo essere esistito antico casamento in origine di publica ragione, ed al cui pianoterra era la lodia Tribli, sotto la quale, ancora nel 1447, tenevansi publici incanti, ed ove anche posteriormente facevansi le stride per alienazioni, vendite, cambi ecc. 7). E credo di non errare considerando questa piazza del Tibio, congiunta mediante la Crocerà colla Piazza grande, allora luogo di mercato, quale primo e più antico luogo di publica radunanza del popolo rovignese. Più tardi le venne sostituita la piazza di S. Damiano, più ampia e più comoda, sul cui lato occidentale fu dal Comune nel 1308s) costruito, a dimora del Podestà veneto, il palazzo pretorio, d’un solo piano, prospiciente 6) Chiamato oggidì Pian del forno dal Forno del comune ivi esistente. Quivi s’incontrano la contrada Montalbano a dritta e la contrada Trevisol a sinistra. È la casa segnata col n. 108, già palazzo Bevilacqua, che dice-vasi essere stato in origine di publica ragione. •) Statuto di Rovigno 2, 81. 8) Dalle schede lasciate dal Minotto, 1308, 5 martii, Capr. 64 c. : Cum Comune Ruygni indigeat lignamine prò construendam quandam domum ipsius Comunis ubi possit morari potestas, captum est quod fiat gratia Galeoto de Ruygno nomine eiusdem Comunis, quod possit extra-ìiere de Venetiis et conducere Ruygnum tantum lignamen quod valeat. sold. XXV gross. sine datio.