- 22fi - popolazione. S’aggiunga ancora un forte aumento nel prezzo del sale 10), che rovinò l’industria già fiorente del pesce salato n); il distacco da Trieste colla conseguente cessazione di quel lucroso traffico; l’arenamento del commercio per lo stato di guerra confinilo in cui si trovava la Francia, ed in particolar modo per le sue ostilità coll’Austria e coll’Inghilterra; danni tutti che ancor più s’accrebbero quando il blocco continentale e la caccia data sul mare ai navigli di bandiera francese impedirono ogni navigazione 12). Se a tutto questo poi sommiamo l’odio che la popolazione portava ai Francesi per gli eccidi commessi durante la rivoluzione, odio reso ancora più intenso dall’ interessato racconto di chi li dipingeva nemici di Dio e 7 ottobre 1802 bruciò la metà del convento dei Francescani. Apertasi una publica sottoscrizione, già in quella sera s’ erano raccolti 1500 ducati. Ai 3 di novembre, cioè 28 giorni dopo l’incendio, la parte bruciata era già ricostruita la mercè della carità dei Rovignesi. 10) Il sale, durante il dominio veneto, per favorire l’insalazione del pesce, era venduto a lire 4-16 allo staio di libbre 140. Il medesimo prezzo fu conservato dal Governo austriaco. Il Governo francese, col decreto 17 aprile 1806, lo aumentò a tre soldi e mezzo la libbra, peso e moneta di Milano, e col decreto 8 settembre lo ridusse a soldi uno e mezzo (cfr. atti del Magistrato civico, 24 settembre 1806). Nella Relazione sulle condizioni ' di Rovigno presentata dal Podestà li 23 novembre 1811, in seguito a richiesta del Governo, è detto: „11 pescatore sta avvilito per 1’ aumento del sale nella proporzione di uno a dieci“, segno evidente che la supplica presentata dalla fraglia dei Pescatori li 30 settembre 1806 non ebbe alcun effetto. 11) Quanto ricco fosse allora il prodotto della pesca, lo si può conchiudere dal fatto che nel 1 luglio 1804 fu deliberato l’abboccamento del dazio pesce di ragione della Comunità di Rovigno per un quinquennio (4 dicembre 1804 — 4 dicembre 1809) mediante l’offerta di lire 70.080. Cfr. atti del Magistrato civico, maggio 1806. ia) „1 mezzi d’industria principali sotto il Governo passato austriaco consistevano tutti nel Commercio libero ed esente da qualsivoglia gravezza, dal quale unicamente ripete questo Comune l’ingrandimento cui era arrivato e da cui è presentemente decaduto in vista del quasi annientato Commercio marittimo e dei gravi danni cui soggiacque per le molte depredazioni di barche fatte dall’ inimico, ciocché portò uno scoraggiamento generale in tutti li trafficanti d’ altronde attivi ed intraprendenti, il malessere de’ proprietari, degli artigiani, e de’ pescatori“. Così la detta Relazione sulle condizioni di Rovigno, presentata al Governo francese dal Podestà il 23 novembre 1811, prima quindi che accadessero i fatti del 27 marzo 1812 e del 2 agosto 1813 tanto esiziali per la marina di Rovigno.