- 276 - una scatola di rame con entro da una parte una nuova iscrizione, e d’altra parte quella primiera del 1884, e fu introdotta nella statua per un’apertura al torace appesa al perno. Il campanile, ad angoli retti dall’alto al basso, è di pietra bianca piccata con cornicione, pergolato all’ intorno e con colonne massiccie della stessa materia. La sua base scarpata a grossi pezzi, è in altezza metri 3 cent. 42, larghezza della stessa base a terra metri 8 cent. 66. La larghezza di ogni lato dall’ elevato sopra 1’ estremità della base scarpata di metri 6 cent. 92. La sua altezza dalla cima della piramide fino alla base a terra, mediante scandaglio è di 57 metri cent. 45. La statua in rame di S. Eufemia è alta metri 3 cent. 90. L’altezza totale del campanile compresa la Statua è di metri 61 cent. 35. Le tre campane precedenti alle attuali portavano inciso: la grande, l’anno 1478; la piccola, il 1705; e la mezzana, il 1735, ed è tradizione che qualcuna di queste sia stata fusa quivi sul monte presso l’orto dell’ex-canonica, e che nella bollente caldaia le donne gettassero ornamenti da testa d’argento, perfino orecchini e smaniglie d’oro, e gli uomini le fibbie d’argento delle scarpe. Per essere troppo piccole e non ben intonate e concertate, con quel medesimo metallo vennero rifuse le attuali. Spedite a Venezia li 15 dicembre 1793 furono rinnovate e rimesse nel marzo 1794 dal signor Canciani, cui furono contate lire 2434 I4). Il vescovo di Parenzo Francesco dei Marchesi Polesini, portatosi qui il giorno precedente il 24 di detto marzo, le benedì nel mezzo della chiesa con grande solennità, e subito nel giorno stesso furono collocate a posto, il che seppe fare con sorprendente bravura e facilità il nostro architetto Simon Battistella. La grande fu consacrata ad honorem Bivce Euphemue, la mezzana ad hon. li. M. V. e la piccola ad hon. Bivi Georgii M. — Pesano: la grande lib. ven. 2144, la mezzana 1545 e la piccola 1100. *4) Libro Amministrazione della Chiesa.