— 232 — apparteneva al S. Monte di pietà, per stabilirvi la Giudicatura di pace. Nel -seguente anno 1810, il Governo credette opportuno di aggiungere alla batteria di Amo longo, che dominava il porto di Valdibora, altra batteria a guardia del porto di S. Caterina sulla punta di S. Nicolò ov’ era il cimitero per i morti in quarantena. L’attigua chiesetta fu convertita in quartiere per i soldati di guardia. Nello stesso anno, il 15 novembre, furono abolite le decime capitolari, ed i Canonici restarono stipendiati dal pitblico erario; — venne attivata l’imposta fondiaria che gravò la popolazione d’un contributo annuo di 46.317 fiorini, poi ridotti a 43.943 ,9) ; — e fu introdotta la Dogana. Assieme venne soppresso il Fondaco, i cui pochi beni ancora rimasti ritornarono al Comune. Il tentativo fatto in quest’ anno dalle Magistrature cittadine affinchè la città offrisse spontanea in dono al Governo una cannoniera armata ed equipaggiata, fallì per l’opposizione del popolo20): nè poteva essere altrimenti nelle condizioni in cui versavano allora gli animi. Parve invece vicino a realizzarsi un altro desiderio tante volte manifestato dai Rappresentanti della città ; essendoché in quest’ anno venne istituito in Rovigno dal Governo un Ginnasio con tre professori, uno per la lingua francese, l’altro per la lingua italiana e l’aritmetica, il terzo per la lingua latina e la storia; l’istruzione elementare lasciavasi alle scuole private. Ma pur troppo tale istituzione, e non so per quale motivo, venne tolta già nel 1811. E quasi ciò non bastasse, il Governo cassò dal preventivo del Comune anche le lire 1635 che il Municipio aveva da vario tempo destinato per la publica istruzione. Le spese militari invece per il 1810, essendo stata in quest’ anno organizzata la Guardia nazionale, raggiunsero la cifra di lire 42 13721). Anche la questione dell’ acqua potabile necessaria alla popolazione ed alla soldatesca era stata oggetto di numerose discussioni in seno del patrio Consiglio, e s’erano fatti vari progetti in tale proposito. Finalmente nel 1810, dietro insistenza ls) Relazione del Podestà li 23 novembre 1811. J°) Angelini, Ms. c. an. 1810. !1) Dal Libro dell’Amministrazione del Comune, an. 1810.