Il "Re delle nubi” 185 chiuso popolato da giornalisti e da stenografi, nel quale ho dovuto parlare per tante ore su dati di fatto e su apprezzamenti miei collo spirito continuamente in tensione per pesare ogni parola che mi usciva di bocca e per afferrare bene l’intimo senso e scopo delle interrogazioni che mi facevano. Aggiungi la snervante fatica di far tradurre ogni frase perché per legge i giudici ed i periti non parlavano che il norvegese. Per diritto internazionale avrei potuto sottrarmi a questa inchiesta giudiziaria, ma invece Pho provocata io stesso a nome del Principe poiché in tal modo saranno troncati tutti gli apprezzamenti più o meno calunniosi che si formano sempre quando ci sono dei poveri morti che non possono parlare e nel cui nome i vivi cercano come una vendetta ingiustificata ma che sembra calmi il dolore umano ». Ormai tutto il suo essere era proteso verso il premio imminente dell’amore. Aveva perfino progettato di chiamare lassù la fidanzata e sposarsi in Norvegia per non tardare. Nelle lettere frequenti ricordava con animo disteso come essa lo avesse ricondotto al pensiero di Dio in una mistica notte di Natale, e misurava la forza che quella fede gli aveva dato nei giorni squallidi e senza speranza trascorsi sul pack alla deriva: « Ho la percezione nettissima di quella messa notturna in cui ho ricominciato ad avere dopo tanti anni l’impulso alla preghiera vedendo te, là genuflessa, immobile come una statua nella tua fervida preghiera... Da quella notte cominciò la mia... come la devo chiamare? Conversione? Chiamiamola pure cosi, sarà a tuo maggior onore e gloria. Del resto non c’è bisogno di spiegarla. Il buon Dio sa che tu mi hai reso e mi renderai ancora migliore. A te e a Lui devo se per la prima volta che mi sono trovato davanti a una morte lenta e crudele, senza l’entusiasmo del combattimento, senza la febbre della lotta, io l’ho guardata serenamente in viso per molte ore, per molti giorni senza la menoma eccitazione, colla fredda ferma volontà e coscienza di compiere il dovere fino all’ultimo istante ». Il 22 ottobre Cagni sposò a Torino Maria Nasi avendo Luigi di Savoia per testimonio. Il Re, la regina Marghe-