— 293 — mezzo di una scala esterna di pietra ai 4 lati: a pianoterra eravi un piccolo Oratorio al presente convertito in Cappelletta. Sull’isola di S. Caterina nel nostro porto ad ostro, prima ancora dell’arrivo dell’Arca di S. Eufemia alle nostre spiagge nel 800, esisteva un piccolo Ospizio con chiesetta di Eremiti, come si rileva da un antico Mss. membranaceo dell’Archivio capitolare e dalla seguente annotazione negli Atti del Capitolo (fase. 16) : „ 1469, 16 aprile. Il Capitolo, che ab antico ha il „patronato della Chiesa et Ospitio di S. Caterina, concede quella „Chiesa cum omnibus suis juribus et pertinentiis all’Heremita „Era Francesco qm. Domenico da Rovigno verso la datione di „una libra d’incenso“. Cessati questi Eremiti verso l’anno 1473, il Capitolo affidò la custodia ed amministrazione di questa Chiesa a Pre Domenico qm. Simon Bodi, e poscia nel 1483 ne diede l’investitura a Padre Zuanne Prisca. Nel 1486 il Padre Pietro Provinciale dell’Ordine dei Servi di Maria V. della Provincia della Marca Trevisana ricercò con supplica allo Spett. Consiglio di Rovigno ed ottenne questo scoglio coll’Ospizio e Chiesa, per uso dei suoi Frati4). Con ciò la Comune cedette ai Padri Serviti l’Ospizio antico e la Chiesa di S. Caterina, ma non già tutto lo scoglio, soltanto la metà „in uno petio terreni cum Oleis intropositis, „qui est de jure Ecclesia S. Catharinse; quse medietas vergit „Scopulo Bagnolo versus situ in districtu Rubini, et confinai „cum altera medietatè, quae est de jure Ecclesia; S. Catharinse „et Mare salso circumquaque, sai vis attamen verioribus confi-„nibus“. — L’altra metà era posseduta da Bernardino Barze-logna qm. Michiele, il quale doveva esborsare alla Comunità annui soldi 32 di livello. I detti Padri si fecero subito costruire un Conventino ove era l’Ospizio cadente, e riedificare la Chiesa con abbastanza alto campanile, come si vede anche al presente, e colà sempre 4) Acta cap. fase. 16.