- 81 - di grandi (ad grossos) dalla cassa dello stato. Nello Statuto 1, 1, il salario del Podestà è stabilito a lire 700 di piccoli,s). Nel 1556 esso gli fu aumentato a lire 848, nel 1563 a lire 1071, nel 1583 a lire 1443, e nel 1593 a ducati 26 al mese14). Inoltre il Podestà, riceveva 8 soldi per ogni seduta che presiedeva15), l’indennizzo per la barca che lo conduceva da Venezia alla sua sede, venne portato a lire 31; ebbe lire 12 per l’affissione del proprio stemma, ducati 30 per la solita caccia che si teneva verso le feste di Natale16) in sito riservato alla publica rappresentanza nella contrada Palu I7). A questo aggiungi infine il diritto a tutte le lingue degli animali grossi macellati in beccaria, ed il vantaggio di pagare la carne ed il pesce di qualsiasi sorte per uso proprio e della famiglia ad un soldo la libbra 18). Laonde, tutto sommato, la rendita del Podestà di Rovigno nel sec. XVIH si calcolava salire alla cospicua somma di lire 7353, delle quali 4053 certe e 3300 incerte 19). A sua volta il Podestà era obbligato di tenere a sue spese quattro servitori bene armati, uno dei quali era suo nodaro; IS) Su queste 700 lire il Podestà doveva pagare all’officio dei governatori delle entrade la tassa di 1. 284. — Nel 1671 (decr. 22 ottobre) la limitazione per il Podestà venne stabilita a ducati 45, per il Cancelliere a d. 3. 14) Posteriormente il salario al Podestà deve essere stato accresciuto, percbè trovo nel Bollettario del comune 1785-90: „8 ottobre 1785 lire 744 al Podestà Contarmi per suo salario di mesi quattro.“ 15) Et banna octo solidorum denariorum venetorum parvorum de placitis tenendis. 16) Parte del Consiglio 12 nov. 1713. 17) Parte del Consiglio 30 apr. 1772. 1S) I Podestà talmente abusarono di questo loro privilegio da costringere i pescatori a somministrare, ad un soldo la libbra, il pesce non solo alla loro famiglia, ma anche a tutti i loro famigliari ed a molti altri cittadini ; e non solo la quantità ad essi abbisognevole, ma anche tutto quello che spedivano a Venezia. Pretendevano che tutto il pesce pescato venisse da prima recato nel palazzo pretorio, affinchè ne scegliessero il buono ed il meglio; e molte volte lo trattenevano diverse ore, cosicché il pescatore perdeva 1’ occasione di venderlo. —• A questi abusi mise in parte un argine la ducale 8 apr. 1554 emanata in seguito a ricorso presentato dai nostri pescatori. — Colla term. 14 giugno 1566 i Rovignesi vennero sollevati dall’ obbligo di somministrare al Podestà le legna. Ai Morlacchi della Villa il quantitativo fu stabilito a 130 carri (stropas) a soldi 18 la stropa. 19) Cfr. l’Istria voi. 2, n. 2, pag. 7. fi