Per le grandi navi 413 quale ebbi l’onore di essere aiutante di bandiera trent’anni fa »; e insistette per il rafforzamento della flotta e della difesa costiera che il trattato di Rapallo imponeva. Più risoluto ancora, Thaon di Revel votò contro il trattato. Giolitti, ottenuta l’approvazione, dispose il blocco di Fiume e lo stroncamento della resistenza del Comandante, mentre all’interno si lusingava, per l’incomprensione che gli derivava dal suo animo arido, di incanalare il movimento fascista come forza sussidiaria per il ristabilimento dell’ordine liberale, quasi come una volontaria polizia. Ma il Fascismo era rivoluzione destinata a travolgere non soltanto il sovversivismo parolaio, ma anche il vecchio regime liberale col suo governo insufficiente, onde creare un ordine nuovo. Per questa natura totalitaria del Fascismo gli squadristi dovettero alternativamente lottare contro socialcomunisti, popolari e forze di polizia attraverso due lunghi anni di conflitti e il sublime sacrificio volontario di tante camicie nere. In quella tragica situazione che poteva fare Cagni nell’interesse della flotta che comandava? Si diede a riorganizzarla materialmente e spiritualmente per farle superare il collasso del dopoguerra, per rimetterla in efficienza dopo l’immane logoramento subito, e al riparo dalle influenze della crisi infunante per le piazze. Volle anche affrontare il problema della massima utilizzazione delle artiglierie di grande portata. Durante la guerra, nonostante la scarsa attività delle grosse corazzate, si era constatata l’efficacia decisiva dei tiri a grande distanza, come quelli a sedicimila metri delle navi tedesche nella battaglia dello Jutland. I precedenti italiani in materia si limitavano ai tiri a quattordicimila metri coi grossi calibri durante il periodo di allenamento che precedette l’entrata in guerra. Cagni si propose di andare oltre i limiti toccati nelle marine straniere: attraverso molte prove furono gradualmente aumentate le distanze dei bersagli e a fine luglio 1921 fu toccato il massimo con un buon tiro a ventitremila metri; tiro veramente superbo che entusiasmò l’ammiraglio: « Le bordate dei 305 piovevano sui bersagli. Gli ufficiali della scuola di guerra, centosessanta ufficiali superiori, assi-