- 180 - tante altre istituzioni il loro tempo ; ma al loro tempo esercitarono influenza ed ebbero importanza nella società. Epperciò la storia deve tenerne conto, poiché altrimenti non ritrarrebbe intera la vita che fu“. Adunque, oltre alla già menzionata Confraternita della Madonna di Campo del 1223, troviamo fondate in Rovigno le seguenti altre scuole laiche: Nel 1328 la Confraternita della B. Y. della Torre33.); — nel 1388 quella di S. Tomaso36) ; — alla fine del secolo XIV quella di S. Nicolò, o dei marinai37); — nel 1411 quella di S. Cristoforo; — nel 1412 quella di S. Bartolomeo; — nel 1416 quella di S. Eufemia di Saline; — nel 1439 quella di S. Giovanni Battista: — nel 1476 quella di S. Sebastiano; — nel 1484 quella della B. V. della neve; — nel 1491 quella di S. Rocco38) ; — nel 1542 quella del S. S. Sacramento39) ; — nel 1547 quella di S. Salvatore4U) ; — nel 1557 quella del-l’Immacolata Concezione ; — nel 1566 quella di S. Pietro, o dei pescatori41); — nel 1580 quella di S. Martino, o degli agricoltori; — nel 1597 quella del S. S. Rosario; — nel sec. XVI quella di S. Gottardo 42) ; — nel sec. XVI quella di S. Giovanni e Paolo („S. Zan de Palù“)43); — e quella di S. Michiele Arcangelo, o dei montagnari (cavatori) e scalpellini; — nel 1603 35) Quest’ era la più ricca e numerosa scuola. V’ erano inscritti in massima parte agricoltori e possidenti. Contribuì con lire 22.000 alla fabbrica del Duomo e regalò inoltre le due vasche di marmo di Carrara per 1’ acqua santa che costano 2000 lire. 36) Cessò nel 1777, e le venne abbinata quella delle S. Stimmate. 3I) Ignorasi quando precisamente fosse istituita; ma si suppone all’ epoca della fabbrica della Chiesetta di S. Nicolò agli Squeri, chiesa eretta, come rilevasi da lapide, li 7 marzo 1364. 38) Dopo la peste del 1630 aveva l’obbligo di tener accesa una lampada dinanzi all’ altare del Santo. 39) Fu rinnovata nel 1860. 40) Cessò nel 1717. 4 ') Anche questa Confraterna era ricchissima d’arredi d’ argento acquistati cogli utili del dazio sul pesce; in quanto che ogni arrendatore del detto dazio, per la fiducia che aveva nel Santo, lo prendeva a socio in una parte del guadagno. 41) Cessò nel 1749. 4S) Cessò nel 1602.