Per oltre un secolo 1’ arca rimase presso la piccola chiesa di S. Giorgio, coperta forse da semplice tettoia; sino a che, verso la metà del secolo X, regnando l’imperatore Ottone11), il popolo decise d’inalzarvi un tempio in pietra, grande, onorifico, in onore di Dio, della di lui genitrice Maria e della martire S. Eufemia, capace di contenere i fedeli che numerosi accorrevano ad onorare la Santa calcedonese. E venne inalzata sul vertice del monte la nuova Basilica a tre navate e con tre cupole sovraposte ai tre altari maggiori. Sotto la cupola di mezzo stava l’arca della Santa. Se i secoli VII ed Vili furono fatali per i luoghi dell’Istria situati nell’ aperta campagna, a cagione delle frequenti scorrerie degli Slavi, dei Longobardi e degli Avari, i seguenti secoli IX e X apportarono sventura alle terre situate alla costa del mare, sia per le piraterie degli Slavi Croati e Narentani stabiliti 9) Si legge nella Relazione del passaggio di S. Eufemia (v. Appendice YI): Denique dum per aliquanti temporis spatium archa in eodem loco, iuxta quamdam parvam ecclesiam commaneret. decrevit populus ut ex lapidum materia circa honorabilem virginis archam aliquod magnimi et honorificum prsetexerent. quod ad illuni publicum excessum iluentium agminum cohiberet. habito namque consilio in honore Dei santseque eius genitricis Mariee ac beati Christi martyris Eufemise basilicam construere fecerunt. A ragióne il can. F. Caenazzo osserva che il — „tempore Othonis imperatoris“ — del manoscritto è fuori di posto, e devesi collocare alla fine ove si parla della costruzione della nuova basilica, la quale sarebbe stata per tanto ultimata al tempo del detto sovrano. Questi, come è noto, fu re di Germania dal 936-973, fu anche re d’Italia (e per tal modo signore dell’Istria) dal 951, ed imperatore romano dal 962. — Non credo doversi prendere alla lettera il tempore Othonis imperatoria, potendo significare con questa espressione tutto il periodo quando fu signore di queste contrade cioè dal 951. — Anche il Dr. Kandler scrive: „Nel contesto si ricorda Ottone I, del quale si dice abbia costrutta la Basilica Eufrasiana di Parenzo, per voto in viaggio di mare, che mai ha fatto. E nonostante gli errori, pensiamo esservi una base di verità, e che l’epoca di Ottone ricordi il tempo di costruzione della Basilica di S. Eufemia sull’alto del colle dell’odierno Rovigno. Ottone I fu assai largo alle chiese d’Istria“.