— 156 — S. Martino, erano perciò chiusi dai rastelli di Sanità, e vi stava un fante straordinario per l’assistenza dei bastimenti che qui venissero ad ancorarsi. L’Ufficio sanitario era al Porto di S. Caterina, ove venne fabbricato per suo uso dapprima un casello, ampliato poi nel 1704 ; ed al quale nel 1738 fu aggiunta comoda e bella Loggia con vari scompartimenti per le contumacie. Sopraintendente all’ Ufficio sanitario nell’ epoca veneta, era il Podestà ed un Comitato di cittadini, dai quali prendevansi i Provveditori per la sorveglianza, ed i Deputati in tempo di serramento dei passi. Nel 1743 vi fu aggiunto un Sopraprovveditore. Aveva inoltre questo Ufficio proprio Cancelliere dal 1712, due Fanti di Sanità ordinari, ed uno straordinario. Quando, in tempo d’epidemie, la sorveglianza era rigorosa e molteplice, si sceglievano all’ufficio di Deputati anche dei popolani, proposti fra i più capaci dai Sindici del popolo, e servivano a dare alternativamente il cambio ai Deputati cittadini. Al Corpo sanitario erano pure aggregati i medici ed i Chirurghi comunali. Tutti gl’impiegati erano salariati dal Comune, il quale, in compenso, percepiva i diritti portuali e sanitari,6). All’Ufficio sanitario, dapprima in via provvisoria, quindi mediante la legge statutaria 26 decembre 1757, venne affidato anche l’incarico di rilasciare le „Fedi“ e le „Estrazioni“ (nome del padrone, qualità, quantità e destinazione del carico), e di ritirare i „Responsali“ (carte di scarico). Anche le disposizioni sanitarie marittime prese dal veneto Senato a tutela della publica salute furono causa di non pochi attriti colla popolazione di Rovigno. Il Governo aveva ordinato, fra le altre cose, che nessuna barca rovignese potesse accostarsi in mare, sotto nessun pretesto, a qualsivoglia bastimento od altro legno; e che, oltre al porto di S. Caterina, quello anche di Yaldibora rimanesse chiuso coi rastelli di Sanità. Non volendo i Rovignesi adattarsi a tale restrinzione della libertà marittima, il Provveditore alla Sanità, „non essendo mai bastante qualunque più avveduto provvedimento onde perfettamente custodire quel gelosissimo porto (di Rovigno) dalle male arti e licenzioso contegno della popolazione“, dovette spedire una ,6) Sotto i primi Austriaci v’ era un Capitano di porto, un Cancelliere e due Marinai salariati dal Comune.