- 227 — della religione, di leggieri si scorgerà come dovesse ben presto formarsi in Rovigno un forte partito avverso al nuovo Governo e favorevole a quello degli Austriaci, partito reclutato special-mente nella gente di mare e nel basso popolo. Pochi soltanto, dai popolani appellati per isprezzo Giacobini, i quali, o sorpassando sulle necessità del momento, potevano spingere lo sguardo nell’avvenire, o ritraevano vantaggio dalle mutate condizioni sociali e politiche, s’adattavano di buon grado al nuovo ordine di cose e n’erano suoi sostenitori. E questa divisione politica venne a rinfocolare gli antichi odi, assopiti bensì ma non mai spenti. Che si vivesse in apprensione e timore per il fermento che agitava la massa del popolo, lo mostra il seguente fatto: Nell’estate del 1806 era in Rovigno un Pulcinella (di legno), che ogni sera, dal suo teatrino in Piazza della riva, divertiva il popolo. Una sera, mentre si rappresentava una delle solite commedie, tutto ad un tratto, nè si seppe mai per quale ragione, la folla si spaventò in modo che ne sorse un’ orribile confusione. Tutti si diedero a precipitosa fuga, rovesciando anche il casotto col Pulcinella; tutte le botteghe, ove s’era stipata la gente fuggendo, chiusero precipitosamente le imposte, e furono chiuse tutte le finestre che guardavano sulla piazza. Una barca di Parenzani che stava ancorata presso la riva, spaventata al tumidto, levata in fretta l’ancora, andò a salvarsi a Parenzo, e lì giunta narrò a quel Podestà trovarsi Rovigno in piena rivolta. Il Podestà ne informò tosto il Prefetto di Oapodistria Calafatti, il quale spedì incontanente buon numero di soldati per sedare la presunta insurrezione. Ma prima che le truppe qui giungessero, chiarito l’equivoco, ebbero l’ordine di ritornare13). Scoppiata nell’aprile del 1809 la guerra fra la Francia e l’Austria, approfittando di ciò che la provincia era rimasta spoglia di truppe francesi, si tentò di organizzare, sull’ esempio del Tirolo, anche nellTstria un’insurrezione a favore dell’Austria14). ,3) Povero Pulcinella! gli era proprio riserbata una fine infelice. Alcune sere dopo il fatto superiormente raccontato, mentre a Pola dava una rappresentazione, s’ ebbe una schioppettata da uno Schiavorie, perche bastonava ogni sera gli altri fantocci creduti dallo Schiavone persone vive. ") C. De Franceschi, o. c. p. 466.