— 279 — nella parte quintodecima di tutte le entrate tanto di vino, quanto di biade d’ogni genere (v. pag. 124 e 125). Delle deeime di Rovigno la quarta parte, detta quartese, ab immemorabili spettava al vescovo di Parenzo, e questi „per urgenti bisogni suoi e del vescovato“ ne dava l’investitura con altri feudi a persone laiche, che poscia l’affittavano ad altre con molestia del Capitolo ed anche con litigi. La prima memoria che si ha nel nostro Archivio capitolare di questa investitura si è quella del 10 marzo 1258: „Investitura fatta da Ottone vescovo di Parenzo a Nascinguerra e fratelli Castro Pola di tutto il feudo tenuto e vacato per la morte del qm. Tomasin da Montona, e della quarta parte delle decime di Rovigno e territorio“. Varie furono le vicende di queste frequenti investiture e cessioni da ingenerare inestricabili oscurità. Diffatti si legge nel fase. I degli Atti capitolari: „1279, 13 gennaio, Investitura fatta da Ottone vescovo di Parenzo, essendo morto Monfìorito da Pola, a Cligerio suo figlio, del feudo che possedeva il defunto suo padre fra terra separato da quello, che tenevano Nascinguerra e Sergio suoi fratelli e della quarta parte o quartese di tutta la decima del castello di Rovigno proindiviso cum domino Prseposito Rubini et aliis quorum interest; la quale quarta parte di decima con altre possessioni Monfìorito comperò da Leonardo da Legio, con patto che morendo senza figli, detto feudo passasse alli suddetti Nascinguerra e Sergio suoi zii ed eredi“ (v. Appendice VII). 1279, 9 febbraio: „Investitura fatta dal vescovo Ottone di Parenzo, per urgenti bisogni suoi e del vescovato, per lire 232 di piccoli M. V. a Randolfo qm. Basilio da Trieste, ed in retribuzione di molti servigi ricevuti, della quarta parte della decima del castello di Rovigno proindivisa col Prevosto e Capitolo di Rovigno, devoluta per morte di Gramatancio da Legio“. 1310, 22 agosto. „Investitura fatta dal vescovo di Parenzo Fra Graziadio del feudo tenuto da’ suoi antecessori a Nascinguerra de Castro Pola“. Detto feudo e quarta pai’te delle decime di Rovigno continuarono negli anni seguenti nella famiglia dei conti Pola e vi rimasero per le investiture e rinnovazioni ottenute; cioè nel 1311 dal vescovo Grazialo a Sergio detto Fiorella fratello di