228 SIMEONE POPOVICII si vede, diventano qualche volta ministri! Fu chia- mato a Cettigne assieme al Sundecich nel 1875 come direttore del giornale ufficiale La Voce del Montenegro, il giornale in cui comparve, pochi mesi dopo, il famoso articolo nel quale affermavasi che il Montenegro non era sordo al grido di do- lore che partiva dagli oppressi erzegovesi. Fu quello, anche pel Montenegro, il preludio della guerra. Simeone Popovich, un caldo amico dell’Italia della quale conosce perfettamente la storia, è uno studioso, un erudito. Ha pubblicato anche re- centemente, due o tre mesi fa, un piccolo volume di poesie assai apprezzate, e ha tradotto il Ra- maiana. E la prima traduzione in serbo del poema indiano. Ha sostituito, nella carica che attualmente oc- cupa, il Paulovich morto recentemente, e che era stato ministro dell’istruzione per molti anni. Le scuole, specialmente nelle quattro classi ele- mentari, sono assai numerose. Vi è anche un certo numero di ginnasi. Vi insegnano, con un grande spirito di sacrificio e di abnegazione, non certo per il modesto stipendio col quale sono retribuiti, maestri e professori che hanno studiato general- mente a Belgrado, in Dalmazia od a Vienna. Dal 1898 è stata istituita a Podgoriza, per ini- ziativa del Principe, una scuola di agricoltura che