- 247 - 10. Utile provvedimento per la navigazione si fu l’erezione, sopra lo scoglio piccolo di S. Giovanni in pelago, d’un faro illuminato dal primo agosto col sistema Fresnel a luce bianca e rossa, faro intermediario fra quello di Porer e quello di Salvore, e visibile alla distanza di 14 miglia in mare. Coll’erezione però di molteplici fari lungo tutta la costa dell’Istria e della Dalmazia, venne mano mano cessando la ricerca di piloti, e fu quindi sciolto il corpo dei medesimi che aveva sede a Rovigno e contava 40 piloti, tutti provetti ed aventi meritata fama per la guida sicura de’navigli nell’Adriatico e nel Levante, 11. Cogliendo occasione dalla visita che il governatore conte de Stadion faceva a Rovigno il dì 4 aprile 1842, il Comune s’ era opposto energicamente al progetto d’introdurre la dogana anche nell’ Istria, accentuandone i danni che ne ridonderebbero sia alla città in particolare, che alla provincia in generale. In pari tempo i Rappresentanti insistettero affinché i nostri marinai fossero esenti dal servizio militare nella fanteria e venissero reclutati soltanto per la marina da guerra. Il governatore, persuaso a quanto sembra dall’ esposte ragioni, promise di appoggiarle presso l’Ecc. Ministero. E per allora l’introduzione della dogana rimase sospesa. Ma pur troppo non si fece attendere a lungo ; poiché il 1 novembre 1853, come nell’ Istria tutta, così anche venne attivata a Rovigno. Numerose furono le istanze, le deputazioni dirette alle supreme Autorità dello Stato ed allo stesso Sovrano perchè si togliesse tale istituzione così rovinosa per la nostra provincia ; e finalmente, in esaudimento all’istanza rassegnata a Sua Maestà in sul finire del 1860 da una speciale deputazione della Camera di commercio, la dogana fu tolta il 21 maggio 1861. Con grandi feste fu accolta la notizia dalla popolazione di Rovigno che dal commercio ritraeva la fonte principale del suo benessere. Ma breve fu il giubilo, perchè il 1 gennaio 1880 la costa istriana venne nuovamente chiusa entro la barriera doganale.