- 109 - massacrato e poi precipitato dalla finestra. Ed allora appena fu sazia la sete di vendetta. Il Podestà, o non ebbe il coraggio, o non credette conveniente76) di far noto l’accaduto al Tribunale di Venezia. Solo dopo 15 giorni giunse a Rovigno il Cancelliere della Carica di Capodistria a prendere il costituto di S. E. il Podestà per commissione del Tribunale dei Dieci, il quale, sino a quel giorno, non aveva ricevuto dal Reggimento di Rovigno notizia alcuna dei fatti accaduti nei giorni 19 e 20 maggio, ma era venuto a conoscenza dei medesimi in via del tutto privata. Il Cancelliere, vista l’effervescenza degli animi, non stimò prudente aprire l’inquisizione senza avere presso di sè sufficienti forze militari; e portatosi a Capodistria, ne ritornò ai 9 d’agosto con un brigantino e soldati. Iniziato il processo contro i colpevoli, cominciarono gli arresti; ma la minacciosa opposizione in ogni dove incontrata fece temere nuove violenze. Ma anche la longanimità del Governo doveva avere finalmente un limite; e Venezia s’accinse a mostrare ai Rovignesi che, se sino allora aveva saputo perdonare, ora saprebbe esemplarmente punirli. Il Consiglio dei Dieci si rivolse al Senato domandandogli forze per castigare i colpevoli. Il Senato mise a disposizione dei Dieci il Capitano del Golfo S. E. Andrea Renier con tutta la sua squadra, la quale in fatti ai 14 settembre gettò l’ancora nel porto di Rovigno. Constava di 3 galere, 2 grosse galeotte ed uno sciambecco; ai quali s’aggiunsero altro sciambecco ed una felucca. In tutto 8 legni da guerra. La città venne occupata militarmente, e nei posti più importanti furono collocati • forti corpi di guardia. Il Capitano del Golfo ordinò quindi il disarmo della popolazione, e proibì di portare qualunque specie di arma da fuoco, da taglio e da punta, e l’uscire di notte. Ed allora appena si potè procedere agli arresti; e furono arrestati non solo i colpevoli per l’uccisione degli sbirri, ma anche numerosi altri malviventi e banditi che sino a quel giorno erano andati impuniti. Il processo ebbe il suo corso regolare. Ai 3 decembre, i più colpevoli, in lina barca scortati da una felucca, furono condotti a Capodistria; e di là, per ,(i) Cfr. l’Istria, 1, 28, pag. 114.