76 — N O T E. Anche di questa nostra novellina teniamo una versione in dialetto roveretano, raccolta da noi stessi e che intitoleremo Giampéto, dove pure una cavallina scampa da varj pericoli un povero giovane, come nel conto rovignese. Veggasi, per l’episodio del cavallo che viene in aiuto al giovine e lo leva da serj imbarazzi, la Y. delle novelline popolari italiane, pubblicate dal Comparetti (I, p. 18, op. cit.), e la li delle toscane, edite dal-l’Imbriani (loc. cit. p. 12); —■ la XLYI delle Fiabe siciliane del Pitrè (v. I, p. 298, op cit.) e due altre varianti, pure siciliane, che pubblicò la Gon-zenbaeh (v. I, p. 192 e v. II, p. 148, nonché la nota del Köhler, ibid. pagg. 228 e 256 ; e, dello stesso Köhler, lo studio, pubblicato nella Germania del J’feiffer, v. XI, p. 389, come pure le Aggiunte di F. Liebrecht, ibid. v. XII a. 1886-1887 p. 81 e segg.). Cfr. anche, specie per la line della novellina, G. F. Siraparola {Le piacevoli Notti, III, 2). Per la penna del pavone poi (od anche (l’oro, come figura in molti conti), va ricordato il I dei conti degli Avari del Caucaso, pubbl. da A. Schiefner (.Awarische Texte, Memoire# (le VAcadémie imperiale des mence* de St. Pétershoarg, VII Sèrie, Tome. XIX, N. " 6, p. 1 e segg., nonché le osservazioni del Köhler, fatte nella prefazione, ibid., p. YII); è da vedersi, inoltre, un conto tedesco nel MärChebuch di L. Bechstein (Leipzig, 1845, p. 107), raccontato anche dallo stesso Bechstein in appendice ad un conto popolare, che si trova nei Deutsche Volkslieder di A. Kretzschmer e A. W. von Zuccalmaglio (II, p. 48, N.° 20 „Vom Niederrhein“). Per il complesso dei fatti che si succedono nella nostra novellina, van in fine, ricordate le Remarques che il Cosquin appose al LXXIII de’ suoi Contes de Lorraine (1. cit. v. II, p. 290-303), il principio del quale è molto simile al nostro. Ved. anche le sue note al III degli stessi conti (Le Roi d’Angleterre e son filleul) v. I. pagg. 44-49 ibid.