Ritorno al mare 209 ormai era deciso a restare sul mare, pronto a ripetere, in pace e in guerra, gli ardimenti che lo avevano fatto emergere come principale collaboratore del Duca nella conquista di punti ignoti della Terra. Né per questo si staccò dal Principe; anzi le due ‘ ‘ teste accese ’5 rimasero a contatto per tutta la vita, anche se talvolta discordi in materia di tecnica marinara, sempre legate da reciproca stima, dalla stessa ambizione di primato. L’impresa del Ruwenzori aveva accresciuto il prestigio personale del Principe il quale, più che al Sant’Elia ed al Polo, vi aveva primeggiato come vero capo fatto esperto da tante prove e dall’età matura. Nel diario di Cagni al Ruwenzori non ricorrono più quelle espressioni di dissenso e di insofferenza critica tanto frequenti nel diario polare. Non perché fosse mutato il carattere del diarista, ché anzi la durezza e lo spirito di indipendenza di Cagni si accentuarono cogli anni, ma perché era cresciuta la sua stima col crescere dei meriti del suo giovane capo. Fra il riposo che aveva ottenuto dopo la spedizione polare e l’epoca dell’esplorazione al Ruwenzori, Cagni aveva ripreso servizio in marina. Si era staccato per la prima volta dalla sposa e dalla piccola figlia come da un sogno, col presentimento di tutti i distacchi che avrebbe dovuto sopportare durante le varie fasi della carriera fra un periodo di sbarco e una licenza. La ripresa del servizio a bordo, con le necessarie subordinazioni ingrate al suo temperamento specie dopo l’autonomia cui si era abituato durante le spedizioni, gli riuscì faticosa. In un primo tempo si senti quasi disorientato come un convalescente, lontano da ogni confidenza, chiuso, irrigidito in se stesso, benché il comandante della “ Saint Bon ”, Raffaele Marselli, lo trattasse con ogni riguardo e con quella specie di soggezione che tutti piovavano per il nuovo comandante in seconda. Cagni era succeduto a Thaon di Revel. Colleghi e inferiori lo stimavano come un ufficiale d’eccezione quale era in realtà, detentore di un primato mondiale, intimo del Duca degli Abruzzi, famoso anche fuori della marina; uomo non troppo malleabile, accen-tratore, autoritario, prestigioso per autentiche qualità di 14.