- 207 - Ai 30 passò fuori di Rovigno una squadra inglese di quattro grosse navi da guerra dirette per Trieste, e nel medesimo giorno venne in porto la squadriglia austriaca di 12 cannoniere, due brick e un cotter, di scorta ad una massa di tartanoni carichi di cannoni, palle, farine ecc. imbarcate a Trieste all’arrivo dei Francesi e diretti per Segna. Ai 19 aprile arrivò in Rovigno il maggior Parma, sopra-intendente alle cemide, a fare nuova leva, motivandola coll’avere la Francia dichiarata guerra alla República : in pari tempo, un espresso mandato a Parenzo chiamava subito a Venezia 1’almirante Corer colla sua squadra. Quattro giorni dopo giunse un ufficiale di marina spedito dal Senato ad avvisare la popolazione che una tartana francese ’), volendo sforzare l’ingresso nel porto di Venezia, era stata respinta dai cannoni del Lido; e quindi il popolo rovignese era avvertito di ricevere i Francesi colle buone se venivano quali amici, di respingere la forza colla forza se venivano quali nemici. Allora i Rovignesi armarono tre dei loro vascelli8) eh’erano nel porto di Valdibora (cioè due di cap. Giuseppe e cap. Nicolò fratelli Facchinetti, ed il terzo di cap. Bailarín), e due altri eh’erano nel porto di S. Caterina (l’uno di cap. Bocchino, l’altro di. cap. Capponi), e spedirono oltre ad 80 uomini, sotto la direzione del tenente Zonca e del cap. Leonardo Davanzo, in tante brazzere per equipaggiare 1’„Eolo“, nave da guerra lasciata dall’almirante Corer al Quieto senza equipaggio ; e si mandarono in pari tempo messi a Parenzo, Cittanuova, Umago, Pirano, Capodistria per avvisare le altre città istriane di tali eventi ed accordarsi sulle difese. Le brazzere andate al Quieto trovarono l’„Eolo“ già equipaggiato da un coter giunto il giorno prima da Venezia. Il 25 si vide passare a 6 miglia dal porto quattro navi da guerra inglesi dirette per Trieste. Frattanto gli avvenimenti precipitavano. Il generale Bonaparte, spintosi con marcia ardita sino a Iudenburg respingendo inanzi a sè le truppe dell’ arciduca Carlo, veniva ai 18 aprile cogli Austriaci ai preliminari di Leoben, nei quali, in un articolo secreto (art. 1.°), si prometteva all’ Austria, quale indennizzo per 5) Il luger „Liberatore“, capitano Giov. Batt. Laugier. 8) Cosa fossero, confr. il Cap. 4, § 8, nota 3.