- 210 — giugno fu di ritorno da Venezia il Sindico colle necessarie istruzioni, in base alle quali, dopo una seduta preparatoria tenuta il giorno 8 nel refettorio dei frati di S. Francesco presenti 60 persone fra le più influenti, nel giorno 11 si fece solennemente e legalmente la rivoluzione. „11 Consiglio universale dei Cittadini capi di famiglia“, in numero di 1016, radunatosi nel Duomo di S. Eufemia, dopo un solenne Ufficio divino, procedette all’elezione dei 18 Muni-cipalisti, i quali dovevano costituire la „Municipalità del Popolo libero e sovrano“, e reggere e governare in suo nome per il periodo d’ un anno tutte le cose della città. (tIì eletti, fregiati dalla ciarpa tricolore, giurarono sugli Evangeli „di difendere la Religione cattolica, di esercitare la giustizia con la santa base dell’ eguaglianza, e di procurare ogni bene alla patria“ 1S). Quindi tutti gli astanti, ripetuto il giuramento pronunciato dai Municipalisti, v’aggiunsero quello di rispettare ed eseguire le disposizioni e leggi che verrebbero emanate dai Rappresentanti del popolo, e si diedero il bacio fraterno colle parole „fratello, il Signore ci conservi in santa pace“. Frattanto una compagnia di cittadini armati stava schierata sul piazzale dinanzi alla Chiesa, a guardia d’onore ed a tutela dell’ adunanza^ Cantato il Te Deum, i Municipalisti uscirono di Chiesa, e preceduti dalla banda e dagli armati, e seguiti da tutta la radunanza, fra gli evviva del popolo si recarono al palazzo pretorio — che ora si chiamò Palazzo nazionale — ove presero Sig. Pietro Angelini, il quale, colla gentilezza che lo distingue, li pose a mia disposizione. Ciò ricordo anche per debito di gratitudine. — Il „Metodo ecc. 3 giugno“ venne publicato dal Dr. Glezer nelle Memorie di Ro vigno a pag. 49. I3) A meglio corrispondere nell’ incarico avuto, la Municipalità, nella seduta del 24 giugno si divise nelle tre seguenti magistrature: 1. Magistrato civile e criminale composto da tre membri. Giudicava in prima istanza tutte le cause civili e criminali; dalla sua sentenza era libera 1’ appellazione ad un Corpo di sette membri appositamente eletto dalla Municipalità. 2. Magistrato di publica economia di cinque membri cui spettava l’amministrazione dei beni publici, dazi, ecc. ecc., in generale di tutta l’azienda comunale. 3. Magistrato di Sanità di tre membri cui incombeva anche la polizia della città.