— 200 - comunale (medico condotto) rimunerato con 300 ducati all’anno. Accresciuta la popolazione, se ne aggiunse un secondo, e nel 1769 un terzo 3I). Ad ognuno di essi era assegnato uno dei tre sestieri in cui era stata divisa la città. Negli ultimi tempi della República, percepivano di salario ognuno ducati 500. Dal secolo XYII troviamo in Rovigno anche due chirurgi comunali, col salario di 300 ducati, e coll’ obbligo di abitare nella Torre del ponte: e siccome dovevano essere sempre pronti a venire in soccorso di quelli che abbisognassero della loro opera, non potevano essere eletti a nessuna carica municipale, ammeno che non rinunciassero al loro posto di chirurgo comunale. Ai due, fu più tardi aggiunto un terzo chirurgo. Non ricorderò infine la pietà religiosa della popolazione, attestata dal magnifico Duomo, dalle numerose chiese urbane e campestri, e dalle confraternite esistenti in Rovigno prima del dominio francese; non il devoto affetto verso il Principe, manifestato dai Rovignesi con ripetuti volontari sacrifici di sangue e di denaro; non l’ospitalità verso i forestieri, che fu sempre vanto precipuo della nostra città; non lo spirito intraprendente degli abitanti che aspiravano alla piena libertà di commercio; non l’indole fiera ed impetuosa della popolazione, presta a trascendere, ma più presta ancora a ritornare in sè ed a riparare al mal fatto ; non l’antagonismo esistente fra cittadini e popolani; non le varie arti in cui questi erano divisi; — cose tutte rilevate durante la precedente narrazione storica. Mi limiterò ad una breve osservazione in riguardo al nostro dialetto. Il mio amico e collega Dr. Ive dirà dell’ importanza che il dialetto rovignese ha in sè ed in rapporto agli altri italici e ladini; dirà delle leggi fonetiche e sintatiche che lo regolano, delle stratificazioni che in esso si riscontrano, e se formi un dialetto a parte, oppure rappresenti, con qualche eccezione, l’antica parlata 31) Fra i medici si distinse per abnegazione e carità il Dr. Giuseppe Sponza morto il 10 ottobre 1689. Il popolo gli decretò agli 8 settembre 1682 lapide commemorativa a lato della porta piccola nell’ interno del Duomo-