- 170 - Senato o dalla Carica di Capodistria,2), fra le quali è da ricordarsi la terminazione 19 maggio 1761 in 40 capitoli. L’amministrazione del Fondaco però fu in pari tempo il campo preferito dai Sindici del popolo per combattere il Consiglio dei cittadini col pretesto di tutelare gl’interessi dei popolani. Per cagioni le più futili, facevano sorgere litigi, dei quali poi approfittavano per ricorrere alle Autorità dello Stato contro il Corpo de’ cittadini. Indarno cercò il Governo di togliere queste cause d’antagonismo, il quale però, se da un lato rendeva sempre più tesi i rapporti ira i due ceti, serviva dall’ altro a preservare il Fondaco dagli abusi e dalle irregolarità. L’esistenza del Fondaco portava per conseguenza: — la proibizione di qualsiasi vendita di frumento e farine da parte di persone private ; — l’obbligo generale di comperare i due sopradetti articoli soltanto dal Fondaco ; — la proibizione di qualsiasi scarico di frumento e farina per conto delle famiglie; — l’allontanamento di tutte le barche che arrivassero cariche di questi articoli, se non ne facevano l’intera vendita al Fondaco ; — ed il divieto d’importazione di pane estero ; essendo che, come fu già ricordato, la confezione del pane da vendersi era affidata a determinate PancogoleI3), che esclusivamente dal Fondaco ritiravano la farina occorrente. Questa istituzione, utile e giusta nei primi secoli, quando le oscillazioni nel prezzo del frumento erano grandissime, quando, per gli scarsi mezzi di comunicazione e per le continue guerre, la città poteva rimanere facilmente priva di cerealil4), perdette la) Paruta, Leggi statutarie per il buon governo della provincia d’Istria, Venezia 1757, libro 3.°. — l3) Si fece un’ eccezione a tale principio nel 1784 in cui fu concesso dal Senato a Pietro Rocco detto Gongola per 10 anni la privativa, a comodo degli abitanti, di fabbricare e vendere Buzzoladi. La bottega era aperta nel piano terra del Granaio in S. Damiano ove fu poi la Caserma militare. M) Dai numerosi contratti esistenti nei vecchi Libri notarili, vediamo come il Collegio delle biave, subito nei mesi che seguivano alla raccolta, si desse premura d’assicurare al Fondaco la quantità di frumento necessaria nel veniente anno mediante contratti con speciali fornitori per grosse partite da condursi a Rovigno in varie epoche determinate. Così p. e. abbiamo un contratto 2 novembre 1649 col quale il Fondaco comperava 2000 staia di frumento a lire 36 lo staio da essere consegnato in tre termini li 15 decembre, il 28 febbraio ed il 31 marzo.