- 123 - serie d’imbarazzi e di crisi funestissime agli interessi della città. Il seguente memoriale del podestà Cicogna, 23 ottobre 1756, mentre ci dà un quadro di questa triste condizione di cose, ci spiega anche le cause da cui derivano. „Solamente in questi ultimi periodi della nostra reggenza riconobbe non senza grave suo senso la Carica di qual maliziosa natura siano le direzioni d’alcuni cittadini della Terra di Rovigno, i quali anzi che sostener con vero filial zelo le ragioni ed ir governo di quella Comunità, cercano invece d’abbatterla invogliendola in sempre maggiori calamità e dispendi. Di fatto derivarono da un contegno così incompatibile conseguenze deplorabili all’ economia della Comunità stessa, la quale tutto che abbondi più d’ogni altra della Provincia di proventi e di rendite, languisce ormai in tale sbilancio, che non solo si attrova la sua cassa esaurita di danaro, ma si vede anche addebitata di summe non lievi. Vari i motivi da cui insorgono tanti e sì rovinosi disordini; sono per altro li principali l’interessata loro cupidigia, con che l’intestine discordie, al capriccioso sostentamento delle quali vanno invogliendo tratto tratto la povera Comunità in grossi litigi. Ancorché dalla publica autorità furono con savio avvedimento disposte tali provvidenze e cautele, che bastar dovrebbono di valido inconcusso sostegno, tutto arriva non ostante a sovertire l’altrui malizioso raggiro, col quale per mandar ad effetto le loro dannatissime mire, carpiscono con paliati pretesti il voto del Consiglio e lo approvativo assenso della superior delegata Rappresentanza ...“ E come veniva sperperato il denaro del Comune per i litigi, la cupidigia ed i brogli dei cittadini chiamati ad amministrarlo, così venivano pur anco usurpati i beni comunali da coloro che li tenevano in usofrutto; laonde la Comunità si vide costretta, onde porre un limite a tante usurpazioni, di ordinare li 20 novembre 1636 un regolare catasto di tutte le sue terre, catasto eseguito nel marzo del 1637, coll’aggiunta, negli anni seguenti, di tutte quelle annotazioni che valessero ad assicurare al Comune tutti questi suoi possessi fondiari l6). ie) Questo Catasto del marzo 1687 trovasi in apposito volume in pergamena nell’Archivio municipale di Rovigno.