- 286 - Accresciuta la popolazione di Rovigno al numero di circa 9800 abitanti, questa Comunità, in considerazione che il solo Preposito-parroco, con due suoi cappellani per la cura esterna, e quattro canonici per l’interna, non potevano sodisfare alle molte esigenze spirituali di un popolo sì numeroso, ed eseguire col dovuto decoro le sacre funzioni in un’ insigne Collegiata, col memoriale 7 agosto 1780 supplicò il serenissimo Principe veneto, affinchè concedesse il sovrano assenso, onde alla morte tìi ciascuno dei 4 canonici fossero eletti due; sicché invece di quattro, il Capitolo constasse di otto, restando intatto il canonicato annesso alla prepositura, ed il Preposito avesse il peso precipuo della cura d’anime come parroco, coll’obbligo di stipendiare quattro cappellani, uno dei quali sapesse la lingua slava. Mons. vescovo di Parenzo Francesco Polesini, avuto il sovrano assenso, con decreto 1 marzo 1782 stabilì in via canonica l’implorato smembramento e divisione dei quattro in otto canonicati ed altrettante prebende (v. pag. 102), lasciando intiero il canonicato della prepositura; ingiungendo espressamente a ciascun canonico di adoperarsi nella cura e considerarsi vero curato. Questo vescovile decreto fu approvato dal veneto Senato in Pregadi li 6 settembre 1788. — In tal forma restò costituito il Capitolo fino al 1860. In sullo scorcio del passato secolo, ed al principio del presente, a cagione delle politiche vicende per l’invasione francese, l’esistenza di questo Capitolo venne minacciata: se ne temeva la soppressione — come successe di tanti altri dell’Istria — e si stava, per così dire, come in uno stato precario. Sua Maestà Ferdinando I di moto proprio si è compiaciuta, in vista di sì popolosa città, di sanzionare con sovrana risoluzione 29 agosto 1840 la conservazione di questo Capitolo collegiale curato, graziandolo di un indennizzo, per le decime soppresse, dal tesoro dello Stato, e di sanzionare pur anco il progetto per la riforma ed organizzazione del medesimo, riducendo a sette il numero di nove canonici compreso il Preposito-parroco, addossando loro in solidum tutti i doveri di cura d’anime, ed anche l’obbligo di aggregare al Capitolo e stipendiare quattro cooperatori in aiuto. Dietro le tracce di questa sovrana risoluzione, venne dall’autorità ecclesiastica e civile compilato nel 1842 lo Statuto capitolare, il quale, unitamente alla sullodata Risoluzione 1840, costituisce il nuovo organamento qual sua legge fondamentale ed esclusiva norma.