m - facilmente i titoli dei vescovati. Non sarebbe eccedere ritenendo esistente Cissa nel secolo VII. Ed or verremo ad alcuni autori die non fecero menzione di Cissa, sebbene ne avessero occasione propizia. La Tavola Teodosiana non ne fa cenno, mentre novera Pullaria, Ursaria, Sepomaga (Umago) ; però la Tavola non è carta geografica, ma itineraria di terra e di mare, tocca quindi soltanto le città per le quali passava la strada militare, le isole ove le navi facevano stazione nelle loro corse misurate ; Cissa poteva bene non essere compresa fra queste stazioni, le quali non erano necessariamente disposte nelle città medesime ; siccome vediamo tuttogiomo alla spiaggia istriana i navigli fare sosta in porti che non sono di città, siccome Daila, Torre, Veruda, Canale di Brioni ecc. L’Itinerario di Antonino non è più che un itinerario; l’ommissione in questo, che pochissimo tocca le cose di mare, non è di alcun momento. Pre Guido, ossia l’anonimo di Ravenna, scrittore del secolo VII, o circa, dettò una cosmografia come egli la disse, ed un Periplo, preziosi perchè tratti da antiche geografie ed itinerari, coi quali materiali compose la geografia dei suoi tempi. Conviene credere che scrivendo in Ravenna, ai tempi dell’Esarcato, quando l’Istria era dipendente dal governo Ravennate, quando l’Istria faceva capo in Ravenna pei commerci e per la navi -gazione, per le cose di governo civile e militare; quando le stesse chiese ravennati ed istriane erano in contatto per possidenza e per altro, Pre Guido non fosse all’oscuro dei cangiamenti avvenuti nell’Istria, come sembra lo fosse per regioni discoste. L’anonimo nell’enumerare le isole istriane cita le Pullarie, Orsera, Cervera; tace affatto di Cissa: ciò però non autorizza ad induzioni, imperciocché, tacendo esso delle isole nel porto di Pola, dell’isola di Parenzo, dell’isola di Umago, mostra con ciò che desso non si facesse carico di quelle isole che erano sì prossime a qualche città nota da considerarsi appendici di queste. L’anonimo e nel Periplo e nella Geografia conosce il Comune di Rovigno, e ripetutamente lo nomina, sicché non dee fare meraviglia se fra le isole non menziona quella di S. Andrea, che per indizi non dubbi esisteva a’ suoi tempi, per lo meno nello stato in cui si trova oggidì. Piuttosto dal nome di Rovigno dato a questo Comune dovrebbe dirsi che Cissa non esistesse più, e ciò