— 102 — seguito serva di emenda alla coreggibile audacia l’esempio di chiunque contrafacesse de più severi risoluti espedienti, ordiniamo che sia istituito come s’istituisce Processo d’inquisizione che tenuto sarà sempre aperto, in cui s’invitano a denonciare anche per via secreta tutti quelli ai quali fosse nota qualsivoglia trasgressione in tale proposito“. Nè migliore era l’esempio che veniva dato dal Clero. Quivi le elezioni dei Canonici o del Proposito erano sempre seguite da proteste e ricorsi; i Canonici avevano sempre brighe fra loro, o col Preposito, per reciproche gelosie, sino a venire alle mani in publica chiesa con grave scandalo dei fedeli; continue erano le questioni fra il Capitolo ed il Comune, specialmente quando, dopo il 1780, quest’ultimo insisteva per lo smembramento dei canonicati. Ed indarno il Consiglio dei Dieci, e la Carica di Capodistria, ed indarno la Curia vescovile emanavano decreti sopra decreti, rammentando al Corpo ecclesiastico „essere egli destinato colla propria obbedienza, col buon esempio e con la illibatezza dei costumi ad imprimere nel popolo la tanto necessaria edificazione64)“. Erano parole vuote d’effetto. A tutto questo s’aggiungevano frequenti contese fra le famiglie rivali, accompagnate troppo spesso da ferimenti ed uccisioni ; delle quali rivalità le donne non erano la causa ultima, anzi collo spirito battagliero rinfocolavano gli odi e le ire. Il Podestà si trovava impotente a porvi riparo, perchè mancante d’ogni autorità morale e privo della necessaria forza esecutiva ; e quindi a lui, come a tutti coloro eh’ erano chiamati a reggere la cosa publica non rimaneva altro che invocare l’aiuto del Governo di Venezia. Ma questo non poteva comunicare ed infondere a’ suoi dipendenti quell’ energia che a lui stesso mancava. I banditi passeggiavano impunemente sulla publica piazza dinanzi il palazzo pretorio quasi a sfidare l’autorità del governo. Ed il Podestà non aveva nè il coraggio nè il potere d’impedirlo. Era già molto se ne scriveva a Venezia65). Laonde i 64) Cfr. il Decreto del Consiglio dei X 80 agosto 1756 nel voi. 3.“, pag. 301 del Ms. Term. dell’ Angelini — il Rapporto del Podestà di Ro-vigno 7 gennaio 1761; — il Decreto di Ms. Polesini 10 settembre 1779. 65) Venezia, Archivio di Stato, Compilazioni leggi, busta 3'27 R. a. 1653, 30 agosto, al Podestà di Rovigno, Senato Mar. „Propri del zelo che