- 75 - milizie estere dall’una all’altra spiaggia del Golfo per qualsivoglia delle parti combattenti. In questo tempo, verso la fine di marzo, un legno da guerra con bandiera spagnuola catturò in Orsera un trabaccolo rovignese carico di formentone, lasciandolo però tosto in libertà, quando ebbe constatato essere realmente di Rovigno. Nel 1784, quando fu armata la squadra veneta per il Mediterraneo allo scopo di aprire le ostilità contro Tunisi, come a Pirano ed a Parenzo, anche a Rovigno furono ingaggiati i più scelti marinai a far parte di questa spedizione. Ad eccezione di queste leggere peripezie, i secoli XVII e XVIII trascorsero pacifici e tranquilli per le città marittime istriane. La città nostra rimase sempre armata. Bulle mura del monte di S. Eufemia stavano sei cannoni da nove; nel palazzo pretorio v’erano due cannoni da dodici e due da nove. Inoltre il Comune aveva di sua ragione 182 schioppi. Tutte queste armi però, e per il lungo disuso, e per l’abbandono in cui giacevano, divennero coll’andare del tempo inservibili, e per ciò inutili quando giunse il momento in cui avrebbero potuto essere adoperate.