- 177 - L’iscrizione LO REPOSSO DEI DESERTI scolpita all’ingresso della terra di Rovigno sopra il Porton del ponte, e la storia dei secoli XVI e XVII, sono chiara prova dei sentimenti d’ospitalità e di benevolenza da cui erano animati i nostri proavi verso coloro che venivano a rifugiarsi sotto la protezione della loro Santa tutelare. Una serie di istituzioni eminentemente umanitarie, create sotto l’egida della Chiesa, ci mostrerà quanto benefico e generoso fosse l’animo dei Rovi-gnesi verso i poveri e gl’ infermi. La prima Confraternita2S) (o Fradaglia) di Rovigno, di cui havvi memoria certa, si è quella della Madonna di Campo-gnano o Madonna di Campo, istituita nell’anno 1323 e dotata già allora di proprio Statuto (mariegola) 2M). Questa Confraternita, oltre allo scopo religioso, quale si era la celebrazione di S. S. Messe, la manutenzione della chiesa titolare, l’accensione perenne d’una lampada (cesendello) dinanzi al relativo altare, l’accompagnamento del defunto all’ultima sua dimora e le preghiere per il riposo della sua anima, s’era prefisso fini d’utilità pratica, quali l’aiutare i poveri inférmi, sia nelle loro case, sia, esistendo questo, nell’ospitale, il soccorrere coloro che languivano nelle prigioni, senza distinzione se i bisognosi appartenessero o meno alla Confraternita. Provvedeva inoltre che venissero trasportate alle case loro quei confratelli che si ammalassero fuori della terra, e ne curava la sepoltura se defunti. Di più ogni anno, nel giorno di S. Martino, la Confraternita dava un convivio 3U) a tutti i poveri in unione ai membri della Congregazione. Questa Confraternita incontrò quanto mai 1’ appoggio della popolazione, e le elemosine, i doni in vita dei confratelli, ed i legati in morte le affluirono sì frequenti che nel 1577 il suo patrimonio (non compreso il denaro) consisteva in 20 case, 28) Che vi esistessero altre Confraternite prima di questo tempo, lo dimostra indubbiamente il seguente passo della sovracitata mariegola del 1323, col quale il Gastaldo era obbligato ad accettare tale carica „non obstante chel dicesse esser sta Gastaldo over ministro alterius de altre fradaglie in lanno proximo passato“. as) Fu publicato' dal can. T. Caenazzo, nel sopra citato opuscolo. 30) Consisteva in „pane, vino, carne e bona minestra a sufflcenza“. V’ era esclusa la carne porcina. 12