176 PERIODO BARBARICO flesso della loro antica origine popolare, hanno ufficio vitalizio nei loro distretti e tengono la somma dell'autorità militare, giudiziaria e di polizia. Essi si sostituiscono nel governo agli ufficiali bizantini e alle curie disciolte, ma non ne distruggono gli organi inferiori. Perciò sono capi delle grandi unità dell'esercito; giudicano le cause civili e criminali più importanti, e ricevono la parte loro dovuta delle multe; amministrano i beni e gli introiti pubblici del ducato; hanno talvolta una corte e un sèguito di gasindi, a loro legati con un vincolo particolare di fedeltà; emanano anche diplomi e atti pubblici in proprio nome. Appunto per questi poteri deliberativi e giudiziari, il duca prende il nome di index, e talvolta, specialmente nei grandi ducati quasi indipendenti di Spoleto e di Benevento, veste il titolo pomposo di summa potestas, di gloriosissimus dux ( 1). Il loro distretto, nell’ordine della competenza giudiziaria, dicesi anche iudiciaria. Esso comprende il territorio di una o più civitates, corrispondenti generalmente alle diocesi ecclesiastiche. Come contrappeso alla autorità quasi indipendente dei duchi, i re, da Autari in poi, si adoprarono a collocare, in ogni distretto, un proprio ufficiale, sia per l’ammi-ministrazione e per il governo dei ricchi domini ceduti al re dai duchi nella ricostituzione della monarchia, sia per la riscossione delle multe e di ogni altro regio reddito. Questo ufficiale prendeva nome di gastaldo igasici!■ dius, castaldio; da gast-halt « rector hospitii »); perchè era preposto all’amministrazione della curtis regia, e aveva carattere di vero ufficiale regio, senza traccia di autorità o di origine popolare. I gastaldi esercitavano anche, in nome del re, certi poteri militari, giudiziari e di polizia, non inferiori a quelli dei duchi, aventi il comando sopra tutte le persone soggette alla corte, e (1) Troya, nn. 420, 568