14 L’AUSTRIA E IL MONTENEGRO È il colmo della inabilità e della ingenuità politica l’uscire da un Congresso di quel genere con le mani nette per sé — tanto per adoperare ancora la metafora che fu di moda a quell’epoca — e insudiciarsele per conto degli altri. A Berlino furono, com’è noto, sostanzialmente modificati i confini che col trattato di Santo Stefano erano stati assegnati al Montenegro, e mentre con alcuni articoli furono stabilite le cose in modo da isolare quasi completamente figli di questa terra classica della indipendenza serba dai loro fratelli delle altre regioni, con altri articoli che riguardano direttamente il Principato, esso fu posto sotto alcuni punti di vista alla dipendenza dell’ impero Austro-ungarico. Con 1’ occupazione mista del Sangiacato, di Novi Bazar, di un paese ricco di tante memorie per la patria serba, mentre il trattato ha garentito all’Austria dei posti avanzati sulla via di Salo- nicco, ha messo un cuneo fra i serbi del regno e i loro fratelli del Montenegro. Impedendo al Principato di aver navi da guerra, e stabilendo che la polizia marittima dei porti e della costa monte- negrina debba essere esercitata dall’Austria.,ha reso impossibile ogni sviluppo commerciale su quella co- sta. Ma, come se ciò non bastasse e perchè l’Austria avesse ancora una più efficace garanzia, con un altro articolo del trattato fu incorporato alla Dal-