238 Colpi di testa pito al primo momento. Ordinò alla squadra del genio navale di avviare la costruzione di ima serie di baracche lontano dalle rovine utilizzando un deposito di legname trovato nelle vicinanze e nella prima costruzione ospitò gli uffici della prefettura, del municipio e delle poste; quest’ultimo servizio fu organizzato, con grandissimo sollievo morale di sinistrati, a mezzo di un cacciatorpediniere. Occorreva molto pane per la gente affamata. Fra i ruderi fu identificato un forno rimasto in piedi per la fortunata resistenza delle vòlte sotto gli avanzi delle case. Alcuni soldati e fornai furono adibiti alla panificazione, ma occorse il coraggioso esempio dei militari rimasti al lavoro malgrado le scosse che minacciavano di seppellirli vivi per convincere i borghesi a dominare il panico e restare al dovere. Altro problema fu la distribuzione del pane sfornato alla miserabile folla disperata e famelica che, richiamata da un misterioso istinto, si pressava in tumultuoso assembramento. Più rischiosa ancora fu l’opera delle squadre di salvataggio che dovettero smuovere cumuli enormi di pietre e mattoni gravanti sui morti e gli agonizzanti, e scalare muri in pericolo senz’altri mezzi a disposizione che poche corde e una vecchia scala Porta riparata alla meglio. Alcuni sopravvissuti erano rimasti prigionieri in posizioni strane e difficili, sotto architravi o sopra ballatoi e per lo sfinimento male secondavano i tentativi di liberarli. Molti, esanimi, allucinati per lo spavento, la fame, la sete, le ferite, il gelo, la pioggia e le sofferenze morali, parevano fantasmi. Le ricerche dei marinai non cessarono neppure all’arrivo di squadre di pompieri dalle più lontane provincie d’Italia, anzi si intensificarono in una generosa gara per poter contare, alla fine d’ogni giornata, il maggior numero di salvataggi. Ma non tardò il momento in cui le macerie rimasero per sempre silenziose. Qualche essere umano trasfigurato dall’angoscia continuava ad aggirarsi là dove era stata la sua casa, dove erano periti i figli, i genitori, i parenti, e si dovette allontanarlo con pietosa violenza perché potesse riprendere lontano da quella ecatombe le vie della vita. Ma certi ladri d’occasione