426 periodo dell’autonomia re e imperatori romano-germanici, in Atti Acc. Scienze, Torino, 1924-25; e per le varie regioni: Gabotto, Storia del Piemonte, Torino, 1894; Rossi e Gabotto, Storia di Torino, I, Pinerolo, 1917 ; Guasco di Bisio, Dizionario feudale degli antichi Stati Sardi e della Lombardia, Pinerolo, 1912; Tallone, Tomaso I marchese di Saluzzo, Pinerolo, 1916; Paolucci, L'origine dei Comuni di Milano e di Roma, Palermo, 1897; Kretschmayer, Geschichte v. Venedig, I, Gotha, 1905; Davidsohn, Gesch. von Florenz, Berlin, 1896 seg. (trad. ital., vol. I, Firenze, 1912); De Blasiis, Vinsurrezione pugliese e la conquista normanna, Napoli, 1869 ; Heinemann, Gesch. d. Normannen, Lipsia, 1894; Chalandon, Hist. de la domination normande, Parigi, 1907; Caspar, Roger II u. die Gründung d. norm, si eil. Monarchie, Innsbruck, 1904; Carabellese, L’Apulia e il suo Comune,. Bari, 1905; M. Schipa, Il Mezzogiorno d’Italia anteriormente alla monarchia, Bari, 1923 ; Calasso, La legislazione statutaria del-VItalia meridionale, /, Le libertà cittadine dalla fondazione del Regno all'epoca degli statuti, Roma 1929; Besta, La Sardegna medioevale, Palermo, 1908-1909; Solmi, Studi stor. sulle istituz. della Sardegna nel medio evo, Cagliari, 1917 ; Anzilotti, Il tramonto dello Stato cittadino, in Arch. Stor. Ita!., s.' VII, v. I, 1924. Tra le opere generali più recenti, si v. Besta, Diritto pùbblico italiano, III, Padova 1930; Solmi, Il Comune nella storia del diritto, Milano 1921; Kantorowiez, Friedrich II, Berlin, 1927; Below, Die ital. Kaiserpolitik d. deut. Mittetalters, Monaco, 1927; F. Ercole, Dal Comune al Principato, Firenze 1928; Id., Da Carlo Vili a Carlo V, Firenze 1930 ; Volpe, Medio evo italiano, Firenze, 1927. § 78. — L'egemonia economica. Dal sec. XII, e specialmente dai tempi della terza crociata (1188), fino al chiudersi del medio evo, l'Italia tiene il predominio su tutti i paesi mediterranei, nella potenza economica, industriale e commerciale, non meno che nella vita civile. Le cause di codesta egemonia, maturate in parte negli ultimi secoli dell'età romanobarbarica (§ 50), ed ora fatte più numerose e possenti, formano un complesso intreccio, che non può essere facilmente descritto. A noi deve bastare un quadro prospettico, che serva appena a segnare le linee più evidenti del contorno storico,