ALIENAZIONI DEI MINORI 30E ail'attitudine a conoscere le conseguenze delle proprie .ioni, aveva fissato con esattezza quattro gradi di variazione dell’età, corrispondenti ad una diversa capacità giuridica: infanzia, impubertà, minore età, maggiore età. Ma il diritto germanico, prodotto di una società primitiva e guerriera, non poteva anch’esso ammettere in origine che una sola separazione, nella quale agli anni della incapacità venissero a succedere quelli della piena capacità, segnati precocemente, non appena la persona era ammessa a far parte dell’esercito e dell’assemblea, con l’atto solenne della consegna delle armi. Più tardi, nei nuovi regni, si sentì il bisogno di precisare quel momento, fissandosi un termine per la maggiore età [legitima aetas)\ ma questo termine doveva essere portato a un momento tanto più giovanile, quanto maggiore era il bisogno degli armati e più stretto il vincolo protettivo dei membri nella famiglia; cosicché presso i Longobardi fu fissato da Rotari a 12 anni, e ne avvenne quasi che il tempo della romana, infanzia si disse infra aetatem e quello degli infantiae maiores (ultimo grado degli impuberi) dava già inizio alla legitima aetas dei Longobardi. Senonehè, moltiplicandosi i rapporti civili e richiedendosi per alcuni una esperienza più matura, il re Liutprando, sotto influsso romano, determinò che, serbandosi il vecchio termine per il matrimonio e per gli atti ad esso relativi, fosse portato a 18 anni per gli atti di alienazione. Si incomincia così a rompere la semplice distinzione primitiva, per ritornare a ma maggiore varieta di gradi. Ma, mentre le classi feudali accolgono per l’età maggiore il termine del di— rstt0 franco, fissato a 14 anni, le altre classi seguono diversi sistemi dei diritti nazionali o delle consuetu- 1 mi locali, in cui prevale ancora la vecchia tendenza,, riconoscibile anche presso la popolazione romana, a tener c ■stinti due soli gradi della capacità civile, variamente determinati tra i 12 e 25 anni. vecchiaia, invece, non portava gravi conseguenze Soun - storia del dir. it. 20