[§ 8| ECONOMIA URBANA E RURALE 41 in parte assorbito il piccolo e medio possesso, 1’ antico sistema a schiavi cede alle nuove forme del colonato, ohe istituiscono altri vincoli di dipendenza sociale e politica tra coltivatori e proprietari. Nelle terre spettanti al patrimonio imperiale o ai ricchi patrizi, per lo più di rango senatorio, o alle chiese, tutti favoriti da esenzioni finanziarie, si sviluppa il grande dominio fondiario, per il quale il latifondista riesce a conseguire l’esenzione dalle imposte e dalla giurisdizione municipale. Tale dominio fondiario (curtes, massae, saltus), costituito soprattutto dai latifondi, dove i gruppi di abitazioni rustiche si raccolgono intorno alla villa padronale (vici circa villani), ha una amministrazione indipendente, diretta da ufficiali imperiali e privati(procurator, villicus, maior) o ecclesiastici (rectores); si distingue in una porzione direttamente coltivata dal signore o dal suo rappresentante, generalmente con l’opera dei servi (pars dominica), ed in un’altra concessa per via di contratti agrari a coltivatori dipendenti (pars colonica), tenuti al pagamento di canoni, alla prestazione di determinati servigi e al pagamento delle imposte dovute allo Stato, su essi scaricate dai proprietari ansiosi di togliersi dalla dipendenza del fisco; ha qualche volta un regolamento interno (lex saltus), e sempre una consuetùdine fondiaria, ohe determina i patti tra i coltivatori (consuetudo, usus fundi); ha talora un mercato e una chiesa interni. Mentre decadono le città, aumentano questi domini fondiari, che abbracciano talvolta tutta 1’ estensione di un pago, benché la media e la piccola proprietà libera non siano mai venute meno in Italia, e specialmente nell’Italia superiore e media. D’altronde la ripartizione delle terre ai soldati germanici, ordinata da Odoacre e dagli Ostrogoti, non giovò a limitare la frequenza del latifondo. Quella ripartizione si era compiuta sulla base della hospilalitas romana, per cui, allo scopo di assicurare l’acquartieramento militare, si garantiva ai soldati il possesso di un terzo delle case