1$ 77] ordinamento pol. delimitai.ia 417 i ui t’Impero e il Papato sono i due alti poli direttivi, eriodo dell'autonomia. § 76. — Sull’autonomia nel dir. romano, si veda Marquardt, 0rganisation de l'empire romain, Paris, 1889-92, I, 105; e per ii concetto giuridico moderno, Regelsberger, Pandekten, Leipzig, !S93, I, 105-106 e la letteratura ivi citata. Le dottrine dei giuristi medievali sono esposte dal Gierke, Deut. Genossenschaftsrecht, voi. Ili, Berlin, 1881, pag. 510 e seg. Su Dante, si vedano i miei ■ritti in Bull, della Soc. Dantesca, N. S., XIV, 1907, pagg. 98-;il; XV, 1908, pag. 242 seg.; XVIII, 1911, pag. 265 seg.; XX, ".*13, pag. 51 seg.; e il volume: Il pensiero politico di Dante, ii'enze, La Voce, 1922. Su Marsilio e Enea Silvio, cfr. Rehm, 'resch. d. Staatsrechtswissenschaft, Freiburg, i. B., 1896, pag. 185 seg., 196 e seg., 224 e seg.; su Bartolo, lo scritto del Salvemini, ■ 'tadi storici, Firenze, 1901, pagg. 137-68; e il volume dell’Èrcole, Xaggi sul pensiero politico del Rinascimento, Firenze 1930. Si veda, in séguito, Pivano, Stato e Chiesa da Berengario ad Arduino, Torino, 1908; Èrcole, Impero e Papato nel dir., ¡nibbi, ital. del Rinascimento, Bologna, 1912 (estr. dagli Atti e 'lem. della Depili, di storia patria di Itomagha, XXX); Id., Sludi sul dir. pubbl. e la dott. poi. di Bartolo, in Rio. ital. ’lise, giur., LXIII, 1916; Woolf, Bartolus of Sassoferrato. Ilis position in thè history of Med. Politicai Thoughts, Cambridge, 9 13 ; Reade, The politicai Theory of Dante, Oxford, 1916; ■Solmi, Il pensiero politico di Dante, Firenze, 1922; Ercole, Il pensiero politico di Dante, 2 voli., Milano, 1927; E. Ruffini Avondo, Il Defensor pacis di Marsilio da Padova, in Riv. stor. ital., 1924; Scholz, Zur Datierung u. Ueberlieferung d. Def. pacis, in Neues Archiv, 1926; Di Stefano, L’idea imperiale di l'ederico li, Firenze 1927 ; Battaglia, Marsilio de Padova, Firenze 1928; Previté-Orton, The defensor pacis of Marsilius of badila, Cambridge, 1929. § 77. — L’autonomia territoriale. Impero e Papato: Feudi, Comuni, Principati, Monarchie. Il quadro degli ordinamenti politici d’Italia, in questo periodo, presenta la massima varietà, quale si conviene a un tempo in cui al frazionamento politico dei feudi succede improvvisa l’attività singolare di tutte le città e di tutti i territori, che si trovano pertanto ad assumere varia figura e a cozzare fra loro, a seconda delle Solmi. — Storia del dir. it. 27