890 ETÀ MODERNA [§ 150] § 149. — Palmieri, Saggio stor. sulla costituì, del Regno di Sicilia fino al 1816, Losanna, 1847; Fiorini, Gli atti del Congresso Cispadano a Reggio Emilia, Roma, 1897 ; Croce, Studi sulla rivol. napol. del 1799, Roma, 1897; Negri, Genesi storica e giur. della costit. nap. del 1799, Lucca, 1916; Pivano, Albori costituzionali d'Italia (1796), Torino, 1913 (cfr. Solmi, in Ardi. stor. ital., LXX, 1914); Casini, Fonti per la storia della Consulta di Lione, Modena, 1906 ; LI., Icandidati al Senato del Regno ital., in Rass. stor. del Risorgim., Ili, 1916; Id., Il Senato del Regno ital., in Riv. d'Italia, aprile 1915; Zanichelli, Studi di storia costituz. e poi. del risorg. Hai., Bologna, 1899; Luzio, La massoneria sotto il Regno italico e la Restaurazione, Milano, 1917; Schupfer, L'orditi, amministr. degli Stati ital. prima dell'unificazione legislativa, nel Trattato compì, di diritto amm. dell’Orlando, Milano, 1900; Raccolta delle costituz. ital., Torino, 1852; Le assemblee del Risorgim., Roma, 1911; Romano, Le prime carte costituz. italiane, Modena, 1907 ; Esmein, Précis élém. de l'hist. du droit français de 1789 au 1814, Paris, 1908; Montalcini e Alberti, Assemblee della Repubblica Cisalpina, ed. Accad. dei Lincei, Bologna, 1917; D’Amato, Il parlamento napoletano del 1870, Avellino, 1927; Alberti, Gli atti del Parlamento napol. del 1870, ed. Accad. dei Lincei, Bologna, 1930; Cahen e fruyot, 1.'oeuvre législative de la Révolution, Paris, 1913; Ambrosini, Trasformazione delle persone giuridiche, Torino, 1910-14; Ascoli, La riforma del codice civile, Pavia, 1911; Maranini, Le origini dello Statuto albertino, Firenze, 1925. § 150. — Formazione e sviluppi del nuovo Regno. Quando, per gli avvenimenti politici degli ultimi sessantanni, apparve imperiosa alle classi italiane, specialmente cittadine, l’esigenza di dimenticare le antiche gelosie municipali e di procurare l’indipendenza della patria, cominciò a manifestarsi decisa, prima nei pensatori e nei poeti, poi nelle congiure e nelle sètte, e finalmente nella coscienza del popolo, e nelle armi, l’idea unitaria, che sola poteva dare consistenza all’autonomia e allo sviluppo di uno Stato italiano libero. A tale idea dava forza, nella pubblica opinione, la coscienza delle necessità di un nuovo avviamento economico, a base di equilbrata libertà e di unione di tutte le terre italiane, da cui doveva attendersi il risorgimento economico e sociale della penisola.