[§ 12] ORDINAMENTI MUNICIPALI 71 ai potenti, le guerre, le confische, lo scadere delle ricchezze spopolano anche l'ordine dei curiali, che, nei tempi del governo goto e più nei tempi bizantini, è in pieno sfacelo. A capo delle magistrature municipali, stanno i duumviri (anche magistratus e decuriones); ma ora si distinguono dagli altri curiali solo per le funzioni della giurisdizione volontaria e della registrazione degli atti (insinuatici) negli archivi pubblici (gesta municipalia). Quanto agli altri magistrati, il curator reipublicae, detto anche pater eivitatis, che aveva la cura della vita interna della città, la vigilanza dei fondi e degli edifici pubblici e l'amministrazione delle finanze, e che ai tempi goti, aveva anche il regolamento dei prezzi delle cose venali; esso continua le sue funzioni civiche, ma con competenza meno precisa; mentre il defensor eivitatis o plebis, che aveva avuto la missione di proteggere i cittadini più umili (la plebs), contro le vessazioni dei potenti, si riduce a funzioni di polizia cittadina o si confonde nella categoria degli altri curiali. Le riforme del basso Impero, rendendo elettiva quest'ultima carica fra le classi cittadine presiedute dal vescovo, non ne salvarono la decadenza e la fine. Ormai appariscono a capo dei municipi taluni magistrati stràor-dinari, con poteri civili e militari, ohe ebbero titolo di tribuni, vicarii o lociservatores e onori di comites; mentre le funzioni strettamente amministrative sono assunte dai vari ufficiali ad essi sottoposti, compresi talvolta nella classe generica dei curiales (§ 9). Così a Ravenna e a Napoli gli antichi cancellieri della curia (notarli) assumono l’insinuazione degli atti, oltreché una parte delle incombenze della giurisdizione volontaria, e loro ufficio si dà nome di curia; mentre altrove °uria e curialis indicano l'ufficio e gli ufficiali intesi alla riscossione dei tributi. Resta, in qualche città, l’ufficio del curator, che, nei tempi barbarici, nella maggior parte della città, è assunto dal duca o dal conte; mentre 'e funzioni del defensor plebis sono assunte dal vescovo,