50 PERIODO BIZANTINO [§ 101 moderna raccolse più tardi 1' eredità delle leggi romane. Il breve regno di Odoacre non ha innovazioni in materia legislativa, poiché qualche particolare provvedimento preso dal re non sembra aver carattere di legge. Durante il governo degli Ostrogoti, si svolge invece una vera attività legislativa, che inaugura la vita delle leggi barbariche in Italia; ma anche queste leggi, come espressione di una monarchia che continuò le antiche tradizioni, derivano dal diritto romano materia e forme. Nè di leggi nuove poteva essere sentita l'istanza, allorché serbavano vigore le ricche ed ammirate fonti giuridiche e legislative, che racchiudevano la sapienza del genio creatore del diritto. E, anche ammettendo che, dopo il 476, dovesse volgere più rapido il decadimento nella conoscenza e nel rispetto degli antichi testi giuridici, e che la prevalenza dei popoli barbarici desse qualche favore anche in Italia all’uso delle costumanze germaniche, nei rapporti interni tra i barbari; bisogna tuttavia riconoscere che il diritto romano serbò integro il suo dominio, finché non lo ridusse a più umile esistenza la violenta scossa dell' invasione longobarda. Anteriormente alle riforme giustinianee, oltre alle tradizioni romane vigenti nella pratica, ebbero vigore le compilazioni legislative (leges), note sotto il nome di Codici Ermogeniano, Gregoriano e Teodosiano, con le novelle postteodosiane; accanto agli avanzi dell’ antica giurisprudenza (iura), e particolarmente ai testi delle Sentenze di Paolo e delle Istituzioni compendiate di Gaio, che formarono tutti insieme le fonti delle compilazioni barbariche di diritto romano. Tra questi testi ebbe principale autorità il Codice Teodosiano, accompagnato da larghe interpretationes, che avevano avuto origine nelle scuole e che servivano alla 1 intelligenza delle leggi. Stanno accanto le Sentenze di Paolo e le Istituzioni di Gaio; queste ultime diffuse, forse anche