494 PERIODO DII L'AUTONOMIA Nella bassa Italia, la formazione della forte monarchi» normanna induce più presto all’ opera legislativa, con 10 scopo di fissare una legge unitaria, accanto e sopì’.", ai molti diritti ivi vigenti, che erano variamente il ro mano, il longobardo, gli usi feudali franchi e le consuetudini locali. Le prime leggi furono pubblicate, sembra , da re Ruggero, nel parlamento di Ariano del 1140, ed ebbero il nome schiettamente normanno di Assise. raccolte, insieme con altre del re Guglielmo I, verso l'anno 1162, in 44 capitoli, e conservate nel manoscritto cassinese, col titolo di Assise regum regni Siciliae. Tab leggi sono già profondamente investite dal diritto romano, e fanno fede di lodevoli intenti politici e civili, A queste leggi seguirono numerose costituzioni dello stesso re Guglielmo I e alcuno anche di Guglielmo li; ma il grande impulso legislativo è dato veramente dall*' svevo Federico II, che assunse il governo dello Stato con ferreo braccio e con intendimenti riformatori, e questi intendimenti manifestò in varie leggi, emanai, nei parlamenti di Capua (1220) e di Messina (1221)- A Federico II si deve un vasto corpo dileggi, pubblicato dopo l’assemblea generale di Melfi (1232); il quale, per l’autorità imperatoria rivestita da Federico, si denomina delle Constitutiones augustales, ma è meglio noto sotto 11 nome di Constitutiones regni Siciliae. Questo codice raccoglie le varie leggi dei re normanni e quelle fede-riciane fino allora emanate, ripartendole in tre libri, il 1.° dedicato alla costituzione politica, il 2.° al processo, il 3.° al diritto privato, penale e feudale; ogni libro dividendo in titoli, e indicando per ogni legge il nome-dei monarca a cui era dovuta. La compilazione è animata da uno spirito di ordine e di giustizia, ed è prova di alta saggezza, anche per le frequenti riforme apportate al diritto vigente. Essa è una dei monumenti più illuminati del diritto medievale italiano. La tradizione, forse non infondata, ne attribuisce la compilazione a Pie1’ delle Vigne, che aveva studiato a Bologna e che era