DECRETO DI GRAZIANO 459 dalla teologia, lo elevò a dignità di disciplina indipendente. La sua opera, nota col titolo di Decretum Gra-iani, fu compiuta tra gli anni 1139 e 1143, quasi con certezza intorno al 1140 (1), ed ebbe da lui nome carattere di Concordantia discordantium canonum, poiché volle dare ordine alla materia ed accordare fra loro i passi discordanti. Graziano segue un metodo nuovo, che comprende insieme un lavoro di ordinamento e di elaborazione scientifica: tale metodo condiste nell’esporre sistematicamente una regola (dictum Gratiani), illustrandola poi con'passi delle fonti riportati testualmente e fra loro collegati. Si divide in tre partes: la prima comprende 101 distinctiones, suddivise poi in canones, dove si tratta la parte generale la costituzione della Chiesa; la seconda è costituita da 36 causae, ripartite in quaestiones, ciascuna delle quali risolute nei canones, e verte su tutta la materia del diritto ecclesiastico positivo; la terza contiene disposizioni sulla liturgia (de consecratione), ed è separata in cinque distinctiones. L’opera di Graziano si sostituì subito, nelle scuole e nella pratica, alle anteriori raccolte di diritto, e fu completata, illustrata e riassunta da una scuola di giu- ■ isprudenti, che prendono nome di decretisti. Cominciò il discepolo di Graziano, Paucapalea, pur esso maestro di diritto, il quale, avanti il 1146, introdusse nel testo alcune aggiunte, dette dal nome di lui Paleae, e scrisse la prima summa al Decreto. Seguì tutta una schiera di canonisti, veri conditores iuris, i quali, nel secolo XII ed entro la prima metà del susseguente, composero sommari e commenti, che cooperarono a precisare >1 diritto canonico e a sospingerne i progressi. Tra essi si ricorderanno le summae di Rolando Bandinelli, eletto pontefice col nome di Alessandro III (1181), del maestro (1) Così, dopo lo Schulte, definitivamente d Gaudenzj, pp, cit. in fine al Presente §,