QUADRO DELLE ETÀ E DEI PERIODI 13 § 3. — Storia della scienza. La costituzione scientifica della storia del diritto italiano è dovuta a tempi molto recenti. Essa si afferma, tra le discipline giuridiche, solo dopo che la nazione ebbe trovato un assetto unitario è libero. Ma, già prima, la passione della ricerca storica, con la rinascenza del secolo XV, aveva dato impulso in Italia a un indirizzo critico e filologico, rivolto allo studio delle antichità e del diritto romano, di cui Lorenzo Valla (1407-1457), spirito critico e spregiudicato, e Flavio Biondo (1388— 1463) con la sua Roma triumphans (1459), danno il primo esempio nel campo degli studi storici. Quell’indirizzo, applicato allo studio del diritto romano, culmina quindi nell’Alciato (§ 112), e, per quanto poi trasmigrato presso le nazioni estere, ebbe sempre da noi forti, benché isolati, ricercatori. Gli studi storici, infatti, non avevano tardato ad allargare il loro campo d’indagine anche alle vicende delle fonti e del diritto medioevale, sia riallacciandosi con Carlo Sigonio (1524-84) alla storia politica, per intimi nessi legata alla storia del diritto, sia tracciando con Tomaso Diplovataccio (1468-1541) e con Guido Panciroli (1523-99) la storia della giurisprudenza dai tempi antichi al secolo XVI, e illuminando così un vasto spazio della storia giuridica italiana. Accanto a queste correnti, che proseguirono attive nella ricerca dei fatti e delle notizie storiche, si muoveva intanto l’opera paziente di uua pleiade di eruditi, che illustravano le antichità giuridiche, investigando i monumenti del medio evo, ricercando e pubblicando gli antichi testi epigrafici e legislativi, frugando gli archivi, mettendo in luce i documenti e le testimonianze del passato, raccogliendo e divulgando, con intènti di ragionata erudizione, una vasta mole di notizie, che dovevano fornire la materia alla scienza storica del diritto. Questa operosità si svolge nei secoli XVII e XVIII, e si im-