GOVERNO M ODOACRE 35 universali dell’Oncken), Milano, 1901 ; L. Schmidt, Geschichte der Vandalen, Leipzig, 1902; Loncao, Il regime economico dei Germani e le invasioni, Scansano, 1907 ; Dopsch A. Wirtschaftliche und Soziale Grundlagen der Europäischen Kulturentwicklung, aus der Zeit von Caesar bis auf Karl d. Gr, Wien, 1923; id.,, Grundlagen der europäischen Kulturgssch., Wien, 1924. §7.-1 governi del periodo bizantino. Nella successione dei governi, durante il periodo bizantino, si riconosce il perdurare dei concetti e delle forme dello Stato romano, per quanto avviato a decadenza e a mutazioni essenziali. 11 governo di Odoacre, rettosi appena per brevissimo spazio di tempo (476-490); lo Stato, fortemente costituito da Teodorico e dagli Ostrogoti (490-553) ; la dominazione bizantina, presto divelta da tanta parte d’Italia (553-568), non rappresentano che la continuazione dello Stato romano, per tre successive fasi condotto a mutar carattere e forme. Poiché Odoacre, proclamato re dalle schiere racco-gliticcie di soldati eruli, sci ri, turcilingi, che tenevano in mano le sorti d’Italia, ebbe deposto 1’ imperatore d’ Occidente e concesse le terre italiche all’ esercito, non ne andò rotto il concetto dell’unità dell'impero; giacché era principio del diritto pubblico romano che, venendo a mancare uno degli imperatori, 1’ altro succedesse di diritto nella sua autorità, e potesse cosi tenerla per sé, come affidarla ad un collega liberamente scelto. Odoacre, instaurando di fatto un governo autonomo, non volle e non potè declinare questi concetti; e inviò, per mezzo del Senato, all’ imperatore d’ Oriente una ambasceria, che, restituendo le insegne imperiali, doveva confermare 1’ unità dello Stato romano e invocare il riconoscimento giuridico del governo di Odoacre, a cui doveva essere concesso il patriziato militare. Sicché la posizione legale di Odoacre non si scosta da quella di un capo barbarico federato. Ma l'imperatore d’Oriente, anche costretto