§ 80] ORIGINE DELLE CORPORAZIONI 439 ìividuo, in parte disciolto dai vincoli familiari e feudali, na non ancora sufficientemente protetto e governato ¡allo Stato, cerca difesa nell’associazione libera, e lo Stato si adopera a sottomettere questi nuclei associativi 2 a rivolgerli, fin che può e meglio che può, a strumento della sua pubblica funzione. L’origine dell’istituto giuridico della corporazione ò compresa nel periodo dell’autonomia, per quanto si possa orprenderne qualche elemento o qualche sporadica mar-lifestazione anche nell’età precedente. Le ricerche più •ecenti hanno dimostrato che la dottrina della conti-iiuità delle corporazioni romane attraverso il medio evo aon ha per sè sostegno sicuro (1), e han fatto vedere antica corporazione quasi disciolta nel periodo bizantino (§ 8), e non più ricostituita poi, per mancanza Ielle condizioni atte a promuoverla (§ 20). Rimangono tuttavia in vita alcuni residui dell’antica corporazione, non soltanto nelle città bizantine (Roma, Ravenna, Napoli, Perugia), ma anche presso alcune città dell’ Italia superiore e media (Pavia, Milano, Verona, Piacenza, Siena) ; e perdura, cosi, anche nel medio evo, una tradizione corporativa, ereditata dal mondo antico e rinnovata. dalle nuove esigenze sociali, nelle numerose forme di coesione, che accompagnauo la vita delle industrie, non più spente durante tutto il medio evo (officina, localizzazione delle industrie in certe contrade, vincoli di prestazioni comuni di talune industrie verso il pubblico potere). Questa tradizione corporativa si rivela nei ministeria, organizzazioni delle industrie necessarie alla vita urbana, conservate sotto il controllo lei pubblico potere per tutto l’alto medio evo, nelle (1) Gaudenzi, Slaluti ielle Società del Popolo di Bologna, Roma, 1889-96; Solmi. Le associazioni in Italia avanti le orig. del Comune, Pag. 110 e seg.; Eberstadt (op. cil. in fine al presente paragrafo). Contro, Hartmann e Arias, op. cit , pag. 21 e seg. Si veda ora, su nuovi documenti, il mio scritto: Le corporaz. rom. nelle città dell’Italia superiore, negli Studi in onore di P. Bonfante, Voi. IV, Pavia, 1930.