FEUDI MAGGIORI E MINORI 233 principale dei dipendenti veniva a consistere nella presentazione, a tempo opportuno, di un determinato numero di armati; sicché il pubblico potere, con queste elargizioni, conseguiva lo scopo di formare un esercito; e l’esercito, raccolto in determinate circostanze, dava l'immagine della costituzione pubblica dello Stato, ed era cosi compensato e mantenuto con la distribuzione delle terre, a titolo di godimento privato (§ 51). Si compiva pertanto quella confusione tra diritto pubblico e privato, che è una delle caratteristiche del periodo feudale. La compagine dello Stato risulta ora da una gerarchia di organi amministrativi, rispondente ad una gerarchia di territori e di dipendenze, organizzata per vincoli contrattuali, dove le funzioni pubbliche i mezzi della vita economica sono insieme congiunti nel modo più stretto e più diretto. Le specie principali del feudo rispondono a questa struttura sociale. Stanno alla cima i feudi maggiori (in capite), costituiti dai grandi benefici, per lo più annessi agli uffici militari e civili, conceduti direttamente dal sovrano; e comprendono i comitati, i marchesati, le baronie, i grandi feudi laici ed ecclesiastici. Seguono poi i feudi mediani, civili od ecclesiastici, formati dalle concessioni di meno estesi patrimoni fondiari, con esercizio di cariche pubbliche ad essi relative: castelli, guardie, gastaldati, ecc. Vengono finalmente i feudi minori e minimi, che comprendono tutte le varie concessioni territoriali dei patrimoni laici ed ecclesiastici, compiute sovente a titolo di livello (§ 70) e gravate anch’esse di oneri di carattere feudale. Si forma così l'i grande catena dei feudi, che muove dalle vaste donazioni imperiali, per giungere fino alle minime concessioni curtensi, in cui si distribuisce e si fraziona la v,ta politica ed economica dei tempi feudali. Ma a questo punto il feudo ha perduta una parte 'Iella sua natura politica, per servire principalmente agli ScoPl della vita patrimoniale. Il feudo diventa un pa-