548 PERIODO DELl/AUTONQMIA ferenza può sussistere nel generale ossequio dei cittadini verso il sovrano; dissolve il particolarismo dei Comuni, privando la loro limitata autonomia d’ogni elemento politico e allargando i confini dello Stato; sospinge cosi verso la formazione degli Stati nazionali (§ 114). Solo la debole costituzione di questi Stati, impotenti a spezzare del tutto i privilegi delle città 0 delle classi, per cui si sostituisce all’ antico un particolarismo meno ristretto, ma non meno tenace, e l’intervento delle preponderanze straniere impedirono formazione di un accentrato e unitario Stato nazionale (§ 108). Invece, ove 3’ ebbe una classe borghese economicamente poderosa 0 una aristocrazia marinaresca, il governo conservò le forme repubblicane, ma le rivesti di elementi aristocratici, e così potè avviarsi, senza i contrasti delle fazioni e senza le dittature, verso le forme dello Stato moderno. Tale è, in sostanza, lo svolgimento della costituzione di Venezia, benché muova da condizioni tutte singolari e per vicende proprie; poiché anche Venezia sente il movimento comunale, ma da esso, per quelle condizioni e per quelle vicende, esce rapidamente, dando al suo governo forme caratteristiche, che lo distaccano da quello degli altri Stati italiani. Dopo aver mantenuto saldo il suo organismo provinciale, sulla base del doge e della concio, che ressero da principio le varie civitates costituenti i centri della laguna, sul principio del secolo XII, con la prevalenza di Rialto sulle altre terre del ducato, si afferma il commiina Venetiarum, come unione degli interessi di tutti i Ve-netici Allora, accanto agli istituti tradizionali conservati in vita, sorgono i nuovi istituti comunali, gli ad-vocati communis (1179), mentre l’autorità del doge è ormai strettamente limitata dalle varie magistrature, come il podestà dai consigli, e 1’ antica concio è sostituita di fatto, come 1’arrengo dai consigli, dall’attività di un Maggior Consiglio, composto più tardi di