85] FORMAZIONE DEI LIBRI FEUDORUM 467 . atico quasi interamente lombardo, erano poi interpretate commentate con numerosi riferimenti alle consuetu-i ini locali, specialmente di Milano, e alla pratica delle torti giudiziarie locali dove il diritto feudale aveva rabido svolgimento; sicché la consuetudine veniva ad ; vere una parte preponderante nella formazione del uovo testo legislativo. Questo si formò lentamente e si presenta in diverse ‘dazioni, prima di conseguire la figura da esso assunta tome definitiva. Una prima redazione è quella così '¡otta obertina, perchè si chiude con gli scritti del giurista Oberto. Essa è la più antica, potendosi dice comuta entro la prima metà del secolo XII (avanti il 1158), 1 raccoglie in un corpo, senza divisione di libri e senza 1 dinate rubriche nei titoli, la materia feudale fino all'ira elaborata dai giuristi e dai pratici di Pavia e di Pillano. Tale materia è costituita, in principio, da una serie di brevissimi trattati intorno alla legge di Corrado, anteriori al 1136, dove questa legge è parafrasata e commentata, non senza influsso della scuola di 1 via e degli usi curiali milanesi (lib. I, tit. 1-6, 7-13, 19-24). Segue una specie di appendice derivata dal diritto consuetudinario (I, 25-28), dove si sente l’influsso delle curie di Milano, di Cremona e di Piacenza. Finalmente la redazione si chiude con due lettere scritte tra il 1137 e il 1158 da Oberto dall’ Orto, che fu console milanese, ad Anselmino suo figliuolo, studente in leggi a Bologna, nelle quali, a proposito della legge di Lotario, ,si spiegano le consuetudini feudali di Lombardia (II, 1-5, § 1, 8-22; 23 24); mentre tra le due lettere sono interposti i Capitola Ugonis, dovuti al giurista pavese Ugo di Ciambolò e spettanti ai primi anni del secolo XII (I, 14-18). Questa redazione è tuttora imperfetta: manca di alcune parti, che poi saranno ad essa congiunte, ed è scarsamente influita dal diritto romano. T-a seconda redazione si dice ardizoniana, perchè servì di base alla Summa feudorum, che il glossatore