Dimoiti* SJ della ripresa italiana nel campo delle costruzioni navali militari. Cagni non aveva titoli nobiliari né antenati illustri e da poco era concesso a figli di semplici borghesi di concorrere alla carriera marinara. Però suo padre era uomo di Corte sicché il figlio potè avviarsi per la strada prescelta pur essendo un continentale privo di qualsiasi confidenza col mare. Il Piemonte ha dato attraverso i secoli molti uomini alla marina e si è formata una tradizione navale che risale ad Andrea Provana di Lei ni, il capitano generale sabaudo alla battaglia di Lepanto. La flotta del Re di Sardegna aveva sempre avuto buoni capitani di mare piemontesi accanto ai sardi, ai liguri, ai nizzardi: basta ricordare Des Geneys, 'fholosano, Mantica, Riboty, Faà di Bruno, Brin e Saint Bon, Bovi, Arminjon, Kacchia, Sivori, Mameli, gli Al Ili ni, i Millclire, De Amezaga, Di Negro, Lovera Di Maria, D'Aste. Alcuni di castoro continuarono la loro carriera quando la flotta sarda si fuse con quella napoletana dopo il 1861, mentre dalle provincie del vecchio regno continuavano ad affluire nuovi elementi come Thaon di Revel, Bettolo, Cerri, Falicon, Morin, Borea, Bravctta, Marchese, Belmondo-Caccia. Grassi, Millo, Biscaretti, Bonino, Rubin de Cervin, Garelli, Solari, Bonetti, Fdipponi, Resto, Riandò, Lobctti-Bodoni, Rota, Sirianni, Cava-gnari, ecc. Fra questi ed altri moltissimi, oltre i principi come i Duchi di Genova, il Duca degli Abruzzi, fu anche Umberto Cagni. Nella seconda metà del secolo scono soltanto le provincie napoletane diedero quasi altrettanti ufficiali alla marina militare. La marina napoletana, fondala dall "avventuriero inglese Edoardo Acton, aveva espresso uomini come Bausan e Caracciolo. La marina sarda era »tata riordinala da Giorgio des Geneys e nel 1835 aveva dato buona prova neH'impresa di Tripoli. Sia i napoletani che i sardi avevano iniziate erodere oceaniche e si erano trovati uniti nel '48 accanto alla squadra veneziana in una dimostrazione contro l'Austria nel golfo di Trieste che pelò fu arrestala dall'intervento della Francia e dell'Inghilterra. Fu in quella occasione che le unità sabaude inalberarono per la prima volta il tricolore. Esse servirono poi durante la guerra di