674 PERIODO DELLE PREPONDERANZE STRANIERE [§ 115] trimoni municipali, mentre i maestri giurati dovevano ispezionare e rivedere le amministrazioni locali. Infine il governo centrale avocava a sè ogni giorno più il regolamento preciso di tutti quegli interessi generali, che erano stati in origine d’esclusiva competenza dei Comuni; igiene, mercato, edilizia, polizia, sicché non mancava ormai più che l’opera delle riforme e della rivoluzione a dare ordinato ed uniforme assetto all’arn-ministrazione locale (§ 147). Nella scelta dei pubblici ufficiali, si abbandonarono quasi sempre quei riguardi alle divisioni per quartieri, ch’erano stati un prodotto del sistema dell'autonomia; come non furono più seguiti i criteri comunali nella scelta del migliore, sostituendosi in genere il favore del principe, che chiamò alle cariche persone di sua fiducia. Ma, specialmente per imitazione spagnola, si fece modo normale di conferimento delle pubbliche cariche quello della vendita al miglior offerente, accanto all’altro della successione nelle famiglie; senonchè, mentre la vendita delle cariche fu, nelle grandi monarchie, un freno all’assolutismo, invece nei piccoli Stati italiani, dove dominarono i concetti dello Stato patrimoniale, mise in evidenza i danni della crudezza e della corruzione, che da esso derivavano, non più evitati dagli scarsi organi di sindacato, ereditati dal periodo precedente. Ma quando lo Stato senti l’esigenza di impedire gli abusi, e cominciò a pretendere dai funzionari il rispetto preciso di certe norme esplicite, proibendo l’accettazione di regali e il cumulo degli uffici e negozi da parte dell’impiegato, abolendo il sistema di vendita e di sorteggio degli uffici (§ 147), ne risultò quasi immediatamente la purificazione delle amministrazioni; tanto più che si aggiungeva ora un nuovo rapporto di responsabilità, non dipendente dalla natura dell’ufficio o dalfesercizio di un sindacato, ma dall’obbligo di rispondere verso il sovrano d'ogni atto del pubblico funzionario, onde sorge il concetto odierno di responsabilità.