106 PERIODO BARBARICO gobardi il centro della vita civile, che vi fu affievolita, ma non spenta. La corte regia o ducale si fissò tra le mura cittadine; i gasindi regi e ducali, i ricchi proprietari trovarono nei centri urbani più facile e più dilettosa la vita; la popolazione romana, data alle industrie ed ai traffici, continuò a vivere e a lavorare nelle città, e solo fu sottoposta a più grave dipendenza verso il pubblico potere, verso la corte regia o ducale, confermandosi così più rigorosa la dipendenza di certe arti, come quelle dell’alimentazione (macellai, fornai, mugnai), dalla città. La civitas dei tempi romani, generalmente identica alla circoscrizione ecclesiastica diocesana, rimase, nel periodo barbarico, il centro amministrativo, militare, economico del suo territorio, che conservò gli antichi confini; e con lo smercio dei suoi prodotti impedì che i centri fondiari si chiudessero e che il sistema curtense avesse assoluto predominio. Sede famosa dei popolosi mercati, la città continua a richiamare i prodotti della campagna, onde essa si alimenta, scambiandoli coi prodotti più strettamente tecnici delle industrie urbane, che la tradizione del mestiere mantenne vive, anche nei tempi longobardi e franchi. I negotiatores offrono tuttora, nelle stationes cittadine e nei mercati periodici, le loro merci, o si portano liberamente dall’uno all’altro mercato; gli artigiani continuano l’esercizio delle loro industrie, o vengono chiamati ai lavori tecnici delle corti. I magistri comacini, famosi anche ai tempi romani nelle arti costruttive, venivano impiegati a mercede a dirigere il lavoro dei servi nella costruzione di un edifìcio, o assumevano, con propri operai e a proprio rischio, l’opera edificativa, sistema curtense italiano non è quello delle grandi corti regio o monastiche di Francia o di Germania, ma no ha taluno caratteristiche ed altre ne aggiunge originali. Dopo il mio libro sulle Associazioni, le ricerche ulteriori del Lizier, del Leicht, del Luzzatto (v. bibliogr. in fine al paragrafo) ne hanno confermato in gran parte le conclusioni,